scritto da Pasquale Petrillo - 16 Dicembre 2023 08:58

Orbán il ricattatore

L’Ungheria non ha ancora ricevuto un euro dei 10,4 miliardi di euro del Pnrr, avendo soddisfatto solo 4 dei 27 progetti previsti. Da qui il ricatto di Orbán. Batte cassa e non vuole sentire ragioni

foto Giovanni Armenante

La vicenda del veto del leader ungherese Orbán sugli aiuti all’Ucraina evidenzia ancora una volta i limiti decisionali, e non solo, dell’Unione Europea. La scelta di Orbán non ha niente a che vedere con gli ideali europei e neanche con la politica, in particolare quella estera, della UE. E’ solo, invece, una banale, squallida questione di danaro. La questione è questa. Per il mancato rispetto dello Stato di diritto, dall’anno scorso l’Ungheria ha avuto congelati 21,7 miliardi di euro di fondi Ue.  Alla vigilia del vertice, ne sono stati sbloccati 10,2 miliardi di euro avendo l’Ungheria affrontato le carenze in materia di indipendenza della magistratura. L’Ungheria, tuttavia, non ha ancora ricevuto un euro dei 10,4 miliardi di euro del Pnrr, avendo soddisfatto solo 4 dei 27 progetti previsti. Da qui il ricatto di Orbán. Batte cassa e non vuole sentire ragioni. Si potrebbe obiettare che il premier ungherese sta facendo solo gli interessi del suo paese? Se così fosse, però, allora vorrebbe dire che saltano tutte le regole che tengono in piedi l’Unione Europea. Per questo, Orbán può a ragione essere definito un ricattatore. Significa anche, però, che la UE deve cambiare le procedure decisionali se vuole ancora avere un futuro.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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