Migranti, resta un’emergenza
Il governo Meloni, nonostante l'impegno e le strade anche diverse intraprese, alla fine non ha combinato granché. Resta il dovere dell'accoglienza, della legalizzazione dei flussi migratori, della lotta ai mercanti di carne umana e l'evanescenza dell'Unione Europea
In un anno sono sbarcati 155 mila migranti, il 50% in più in un anno, ma oltre il doppio rispetto al 2021. Sono dati ufficiali, forniti dal Ministero dell’Interno. Sono numeri che non ci sorprendono. Nel senso che nel corso del 2023 il numero dei migranti arrivati sulle nostre coste è stato continuo e massiccio. Ed è terribilmente tragica la conta, approssimativa per difetto, delle vite umane inghiottite dalle acque del Mediterraneo. Quella dei migranti resta un’emergenza, anche perché si prevede che il flusso di disperati in arrivo nel nostro Paese non diminuirà affatto nel 2024. Non solo. Il governo Meloni, nonostante l’impegno e le strade anche diverse intraprese, alla fine non ha combinato granché. Resta il dovere dell’accoglienza, della legalizzazione dei flussi migratori, della lotta ai mercanti di carne umana e l’evanescenza dell’Unione Europea rispetto ad un fenomeno che non può essere gestito dai soli paesi d’approdo, come il nostro. Nel frattempo, nessuno ha la ricetta e si continuano a fare chiacchiere a volontà mentre la UE più che altro, al di là delle belle parole e dei buoni propositi, si distingue per la fuga dalle proprie responsabilità. Sui migranti, anche questa volta, chiudiamo l’anno in corso con i verbi difettivi.