scritto da Pasquale Petrillo - 07 Ottobre 2024 08:59

Medio Oriente, di fronte alla violenza non resta che pregare per la pace

Quel che è accaduto il 7 ottobre di un anno fa ha in modo evidente cambiato il corso della storia in Medio Oriente, nella speranza che il conflitto non si espanda oltre come purtroppo sta succedendo con il lancio di missili su Israele da parte dell'Iran

foto Giovanni Armenante

Oggi si commemora la strage compiuta dai terroristi palestinesi di Hamas all’alba del 7 ottobre 2023 in Israele. I terroristi trucidarono 1200 israeliani. Donne, bambini, anziani. Senza alcuna pietà. 250 israeliani furono presi in ostaggio e condotti nei tunnel della Striscia di Gaza. 101 di loro sono ancora lì, nelle mani dei terroristi di Hamas. Dal giorno dopo cominciò il lancio di missili dal Libano da parte di Hezbollah su Israele. Pochi giorni dopo iniziò l’invasione della Striscia da parte dell’esercito israeliano. Iniziò così una guerra sanguinosa. Una strage di innocenti per distruggere i terroristi di Hamas. Ad oggi hanno perso la vita oltre 40 mila palestinesi, la Striscia di Gaza è un cumulo di macerie, i palestinesi ridotti in condizioni di vita a dir poco miserevoli. E da qualche giorno è la volta del Libano, invaso dagli israeliani che hanno ingaggiato una battaglia all’ultimo sangue con le milizie Hezbollah. Quel che è accaduto il 7 ottobre di un anno fa ha in modo evidente cambiato il corso della storia in Medio Oriente, nella speranza che il conflitto non si espanda oltre come purtroppo sta succedendo con il lancio di missili su Israele da parte dell’Iran. Oggi serve a poco se non a nulla tifare per l’uno o per l’altro dei contendenti. Non serve a nulla ricercare chi ha più colpe e più responsabilità. Troppi gli innocenti morti, le sofferenze e le privazioni di interi popoli in fuga sotto le bombe, le distruzioni di intere villaggi e città. In breve, la parola pace sembra ormai del tutto bandita in quell’area geografica del pianeta. E agli uomini di buona volontà, impotenti di fronte a tanta assurda violenza, non resta che pregare per la pace come suggerisce papa Francesco.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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