Lo scisma di Viganò
Non era in buoni rapporti con papa Benedetto XVI, figurarsi poi con papa Bergoglio da lui aspramente attaccato e criticato
E’ di ieri la notizia che il Vaticano ha messo monsignor Viganò sotto processo per scisma. L’Arcivescovo, varesino di nascita, ha ricoperto incarichi importanti per la Sante Sede, tra cui quello di nunzio apostolico negli Stati Uniti. Monsignor Viganò negli ambienti ecclesiastici è un personaggio conosciuto per le sue idee conservatrici e tradizionaliste. Non è stato mai un personaggio facile, tant’è che molti lo chiamavano lo «sterminatore di papi». Non era in buoni rapporti con papa Benedetto XVI, figurarsi poi con papa Bergoglio da lui aspramente attaccato e criticato. Ora papa Francesco vuole chiudere una volta per sempre questa spinosa ed antipatica pratica. Si parla di scisma, ma in concreto Viganò è soltanto un ultra conservatore nemico acerrimo dell’attuale pontefice. Nel dare lui stesso la notizia del processo, ha dichiarato, tra l’altro, che «la chiesa bergogliana agisce in evidente discontinuità e rottura con tutti i Papi della storia e con la Chiesa di Cristo». Un estremista. E basta. Niente di che. Uno scisma sì, ma di una portata per nulla epocale.