L’Italia sempre più vecchia
Quasi un italiano su 4 ha più di 65 anni (24,3%). Record storico, inoltre, per gli ultracentenari. Sono aumentati di oltre 2mila unità in un anno, superando a inizio 2024 i 22mila e 500 individui
Nel nostro Paese continua l’inverno demografico. A dirlo è l’Istat. Lo scorso anno in Italia ci sono stati 6 nati e 11 decessi ogni mille abitanti. Risultato? La popolazione di residenti nel nostro Paese è scesa di nuovo sotto i 59 milioni di abitanti. Le culle si svuotano, anno dopo anno. Nel 2023 sono nati appena 379 mila bambini. Un nuovo record negativo. E, ovviamente, è sceso ai minimi termini il tasso di natalità nel nostro Paese: 1,2 figli per donna, corrispondenti a 14mila neonati in meno (-3,6%) rispetto al 2022 e addirittura a 197mila in meno (-34,2%) rispetto al 2008. Ne consegue che l’Italia è sempre più un Paese di vecchi. Quasi un italiano su 4 ha più di 65 anni (24,3%). Record storico, inoltre, per gli ultracentenari. Sono aumentati di oltre 2mila unità in un anno, superando a inizio 2024 i 22mila e 500 individui. Inutile dire che servono politiche a sostegno della famiglia molto più incisive. Per le famiglie e i nuovi nati lo Stato deve spendere di più, molto di più. E investire di più nel sociale, nella sanità, nell’istruzione. In ultimo, ma non ultimo, una politica più decisa a sostegno del Mezzogiorno, soprattutto delle sue aree interne, dove, è sempre l’Istat a rilevarlo, vi è una riduzione della popolazione in quattro comuni su cinque.