L’intollerabile estremismo degli oltranzisti ebrei
Questi oltranzisti fanatici, sia chiaro, sono una minoranza, quantunque pericolosa e rumorosa. Israele, però, se vuole avere un futuro di pace, deve ridurre queste frange estremiste se non al silenzio quantomeno ai margini della vita politica, civile e sociale dello società israeliana
“«Gerusalemme è solo nostra». I coloni nella Città Vecchia, scontri e cori: morte agli arabi”. E’ il titolo di un servizio pubblicato ieri dal Corriere della Sera online. L’oltranzismo di questi israeliani è a dir poco preoccupante e non lascia spazio alcuno alla pace e alla convivenza più che possibile tra ebrei e palestinesi. Gli israeliani hanno il sacrosanto diritto di difendere il loro Stato, la loro incolumità, la loro identità, ma non possono assolutamente pensare che questo possa significare annullare la dignità e l’esistenza di un altro popolo, quello palestinese. Insomma, sembrerebbe quasi che Netanyahu sia una colomba, un moderato, una vittima dell’oltranzismo più fanatico e pericoloso della destra estrema ebraica. Così non è, almeno in parte. Questi oltranzisti fanatici, sia chiaro, sono una minoranza, quantunque pericolosa e rumorosa. Israele, però, se vuole avere un futuro di pace, deve ridurre queste frange estremiste se non al silenzio quantomeno ai margini della vita politica, civile e sociale dello società israeliana. Se questo non avviene, lo Stato della Stella di Davide sarà sempre più isolato politicamente, inviso all’umanità e in pericolo. E’ questo il triste destino di un popolo che ha pagato con la Shoah un prezzo così alto e intollerabile per la malvagia follia umana? Ci auguriamo proprio di no.