L’eredità di Papa Francesco
Papa Bergoglio non è stato un riformatore, ha però rivoluzionato il modo della Chiesa nel relazionarsi con la gente, con i loro problemi e loro debolezze

Ai funerali di ieri a Roma di Papa Francesco c’è stata una grande e quasi sorprendente partecipazione popolare. Il corteo funebre è stato quasi di sei chilometri e ha visto la partecipazione di circa 400mila fedeli. A dimostrazione che questo Papa, quasi sempre inascoltato dai potenti della terra, ha al contrario fatto breccia nel popolo, tra la gente comune, fedeli o meno, praticante o no. Papa Bergoglio non è stato un riformatore, ha però rivoluzionato il modo della Chiesa nel relazionarsi con la gente, con i loro problemi e loro debolezze. C’è un passaggio molto significativo dell’omelia della messa esequiale di Papa Francesco pronunciata dal cardinale Re. «Una Chiesa -ha affermato Re- desiderosa di prendersi cura con determinazione dei problemi delle persone e dei grandi affanni che lacerano il mondo contemporaneo; una Chiesa capace di chinarsi su ogni uomo, al di là di ogni credo o condizione, curandone le ferite». Chinarsi, curare, accogliere, comunque e sempre. A prescindere da quelli che, sui vari temi, sono i principi, le regole e i valori della Chiesa. Questa è stata l’opera e l’eredità lasciata da Papa Francesco.