scritto da Pasquale Petrillo - 03 Gennaio 2025 08:56

Le bugie iraniane sulla carcerazione di Cecilia Sala

Non si possono fare sconti di alcun genere ad un regime che maltratta e opprime il proprio popolo, le donne più e prima di tutte, e che non rispetta la dignità della persona nonché le più elementari norme di diritto e relazioni internazionali

foto Giovanni Armenante

Nella vita tutto è opinabile. Quando poi si ha a che fare con dei regimi dittatoriali, peggio ancora teocratici come quello islamico degli ayatollah iraniani, allora l’opinabilità raggiunge le vette dell’indecenza. Un esempio attuale e drammatico è quello che vede vittima Cecilia Sala, la giovane giornalista italiana incarcerata senza alcuna ragione in Iran. L’ambasciata a Roma di quel paese ha assicurato di trattare bene la nostra connazionale. Anzi, che le «sono state fornite tutte le agevolazioni necessarie». Odiose bugie. Cecilia Sala nella sua freddissima cella non ha un materasso. Dorme per terra, su una coperta. Non vede nessuno dal 27 dicembre, quando incontrò l’ambasciatrice italiana Paola Amedei.  Le passano il cibo, soprattutto datteri, da una fessura. Non ha ricevuto niente dall’esterno. Le hanno addirittura tolto gli occhiali da vista. Condizioni di detenzione del tutto inaccettabili e disumane. Il nostro Paese deve far sentire con forza la propria voce e adottare le misure più stringenti. Non si possono fare sconti di alcun genere ad un regime che maltratta e opprime il proprio popolo, le donne più e prima di tutte, e che non rispetta la dignità della persona nonché le più elementari norme di diritto e relazioni internazionali. Diplomazia sì, ma digrignando i denti quando e se occorre. Come in questo caso.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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