scritto da Pasquale Petrillo - 13 Settembre 2024 08:59

L’Abruzzo condanna a morte 469 cervi

Saranno i cacciatori a provvedere a questa mattanza. A loro viene concesso un ampio ventaglio di possibilità: possono sparare a baby cervi di pochi mesi o più, giovani adulti dai 2 anni se femmine o 5 se maschi

foto Giovanni Armenante

Per la sensibilità attualmente nutrita verso gli animali, la notizia che la Regione Abruzzo ha deciso di abbattere 469 cervi e cerbiatti lascia a dir poco basiti. Saranno i cacciatori a provvedere a questa mattanza. Potranno sparare a baby cervi di pochi mesi o più, giovani adulti dai 2 anni se femmine o 5 se maschi. Il tariffario previsto dalla regione prevede un pagamento di 50 euro per ogni piccolo abbattuto, 150 per i giovani maschi e 250 per gli adulti. A quanto pare i cervi provocano danni alle colture e causano anche incidenti stradali. Si possono anche non porre in discussione le motivazioni che hanno portato a questa scelta così cruenta, ma possibile che non ci siano altri modi? Il rispetto per gli animali va comunque tenuto sempre in considerazione e non può valere a giorni alterni. In conclusione, le modalità adottate dalla Regione Abruzzo non sono degne di un paese civile. E non trovano alcuna giustificazione nel contenimento, peraltro legittimo e comprensibile, del numero dei cervi. Occorre adottare accorgimenti più appropriati che salvaguardino le attività umane senza per questo infierire sugli animali.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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