La violenza umana persino contro una capretta
Questo gruppo di ragazzi, invece, senza pietà, l’ha presa a calci ed uccisa di botte. C'è da sorprendersi oggigiorno di tanta gratuita

Ad Anagni un gruppo di 18enni durante una festa ha ucciso una capretta a calci. Il fatto è avvenuto domenica sera in un agriturismo dove si festeggiava un compleanno. A quanto si è appreso la capretta era abituata a farsi accarezzare dai clienti. Questo gruppo di ragazzi, invece, senza pietà, l’ha presa a calci ed uccisa di botte. C’è da sorprendersi oggigiorno di tanta gratuita violenza? Sì, come non esserlo. Vero è che la cronaca ci inonda quotidianamente di episodi di gravissima violenza. Contro i bambini. E contro le donne, con femminicidi sempre più numerosi ed odiosi. O semplicemente contro persone banalmente normali, con la sola colpa magari di voler fare da paciere. Non è da meno, però, la violenza ingiustificata, incomprensibile, assurda e infame contro una povera capretta. E’ questo l’ennesimo preoccupante segnale di una società sempre più contraddittoria, dove ai grandi gesti di solidarietà fanno da contraltare episodi di inaudita, incomprensibile violenza. A volte gratuita e immotivata. In altri per motivi futili. In altri ancora per un’aggressività e una ferocia che lascia basiti. Riusciremo a fare qualcosa per contrastare tanta violenza? O dobbiamo rassegnarci al fatto che la nequizia accompagnerà sempre il genere umano? La risposta è scontata. Forse non sconfiggeremo mai il male, ma esso va sempre e comunque combattuto, Ovunque alberghi.