La vicenda La Russa: un’altra tegola per la Meloni
appare evidente come i vari esponenti coinvolti, da Santanché a Delmastro ed allo stesso La Russa non sembrano aver gestito nei migliori dei
Riconosciamo che per un padre è di fatto impossibile non difendere il proprio figlio. Tuttavia, quando si è presidente del Senato della Repubblica, ovvero la seconda carica dello Stato, è indubbio che qualsiasi affermazione, anche la più onesta e sincera, va soppesata pure nelle virgole. E’ quello che sembra non aver fatto con la dovuta prudenza il presidente Ignazio La Russa. Persona espertissima, non certo un politico di primo pelo. E’ facile, infatti, che la difesa di un figlio accusato di violenza sessuale diventi un caso politico. E le strumentalizzazioni sono inevitabili. La giustizia, ovviamente, farà il suo corso e chiarirà quest’altra brutta vicenda. Resta la questione politica. E’ questa, infatti, un’altra brutta tegola per la maggioranza. Anche perché appare evidente come i vari esponenti coinvolti, da Santanché a Delmastro ed allo stesso La Russa, non sembrano aver gestito nei migliori dei modi le loro vicende. La premier Meloni, intanto, attacca a testa bassa la Magistratura. Avrà pure le sue ragioni, per carità. Farebbe meglio, però, a mettere in riga i suoi. Non sempre sembrano essere all’altezza del ruolo che ricoprono.