La strage di Brescia 51 anni dopo
L'ordigno nascosto dentro a un cestino dei rifiuti durante una manifestazione sindacale e antifascista provocò la morte di 9 persone e di altre 102 ferite. A quel tempo, Toffaloni non aveva ancora compiuto 17 anni. Oggi è un cittadino svizzero di 67 anni. Non sarà mai consegnato all'Italia per scontare la pena

Il tribunale dei minori di Brescia ha condannato a trent’anni per strage Marco Toffaloni, neofascista veronese di Ordine Nuovo. E’ uno degli esecutori materiali della strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974. L’ordigno nascosto dentro a un cestino dei rifiuti durante una manifestazione sindacale e antifascista provocò la morte di 9 persone e di altre 102 ferite. A quel tempo, Toffaloni non aveva ancora compiuto 17 anni. Oggi è un cittadino svizzero di 67 anni. Non sarà mai consegnato all’Italia per scontare la pena. Per la strage di Brescia sono stati già condannati all’ergastolo il mandante Carlo Maria Maggi, referente di Ordine Nuovo per il Triveneto, e l’ex informatore dei servizi segreti Maurizio Tramonte. La sentenza di ieri ha ancora una volta ribadito che ci fu un disegno terroristico molto ampio, che vedeva coinvolto neofascisti e servizi segreti. Dopo oltre mezzo secolo si è aggiunto ad un altro pezzo di verità su quei terribili anni di bombe e di morti. E’ una consolazione amara.