scritto da Pasquale Petrillo - 02 Luglio 2024 08:57

La stagione politica delle destre radicali

E' indubbio che il successo delle destre più radicali ed estremiste in America quanto in Europa è dovuto agli errori della Sinistra. Questa spiegazione, però, non sembra sufficiente

foto Giovanni Armenante

Il clamoroso successo elettorale della destra di Le Pen in Francia resta al centro dell’attenzione politica. Un successo che si riflette nell’Unione Europea e ancora più nel nostro Paese. Quel che ora dovrà essere oggetto di analisi e approfondimenti è la risposta ad una domanda: perché? In altre parole, quali i motivi che spingono nel mondo l’elettorato a destra, anzi all’estrema destra? La destra di Le Pen è antieuropea, razzista e xenofoba. E’ una destra per nulla rassicurante. Eppure in Francia spopola. E’ indubbio che il successo delle destre più radicali in America quanto in Europa è dovuto agli errori della Sinistra. Questa spiegazione, però, non sembra sufficiente. In effetti, c’è un’altra domanda cui rispondere: come mai le destre estreme soppiantano elettoralmente quelle democratiche e conservatrici? In Francia, tanto per capirci, il lepenismo ha svuotato la componente neogollista, ovvero quella destra che uscita dalla guerra al nazismo ha contribuito a costruire l’Europa attuale. Lo stesso è avvenuto in America dove Trump si è impossessato dei repubblicani. E, anche se solo in parte, lo stesso fenomeno è avvenuto in Italia, dove la destra postfascista di Fratelli d’Italia ha egemonizzato la maggioranza di centrodestra. In conclusione, quando risponderemo in modo convincenti a questi interrogativi, forse capiremo le vere ragioni del successo della Le Pen, di Trump e così via.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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