La scuola tra degrado e violenza
E' cambiato il mondo, d'accordo. Sono cambiati i metodi educativi e le sensibilità. E' però venuto meno in tutto o in parte il rapporto di fiducia che un tempo esisteva tra genitori e insegnanti
A Taranto un preside è stato picchiato a scuola dai genitori di un’alunna. Non è il primo caso di violenze subite da un docente. Anzi, simili episodi sono sempre più frequenti in tutto il Paese, senza differenza tra nord e sud. Siamo ormai al corto circuito tra quelle che erano le due principiali agenzie educative, la scuola e la famiglia, che fino a poco tempo fa andavano a braccetto. E’ cambiato il mondo, d’accordo. Sono cambiati i metodi educativi e le sensibilità. E’ però venuto meno in tutto o in parte il rapporto di fiducia che un tempo esisteva tra genitori e insegnanti. Oggi questi due mondi invece di concorrere in sintonia all’educazione dei più giovani, spesso entrano in conflitto. Peggio ancora, sempre più spesso si registrano episodi in cui prevalgono il degrado e la violenza. E’ giunto il tempo di compiere una seria riflessione, ma anche porre un freno deciso a questa deriva. Occorre ridare autorevolezza al mondo della scuola e punire con durezza chi si rende protagonisti di gesti di violenza che vanno a minare in profondità la credibilità del ruolo degli educatori. Se non si interviene subito e con efficacia, le scuole perderanno la loro capacità formativa, decretando così la loro inutilità se non addirittura la fine.