La Consulta boccia l’Autonomia differenziata
La parola passa al governo Meloni e alla maggioranza. Prima però bisognerà leggere le motivazioni della sentenza. E il referendum? Potrebbe saltare, visto che la legge sull'Autonomia differenziata nei fatti è stata ampiamente azzoppata dalla Consulta
La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima una parte importante della legge sull’Autonomia differenziata. In parte, infatti, è stato accolto il ricorso presentato contro la legge dalle regioni Puglia, Sardegna, Toscana e Campania. Vero è che i giudici costituzionali hanno ritenuto «non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge» (e non poteva essere altrimenti), ritenendo però illegittime sette disposizioni in essa contenute. E ora? La parola passa al governo Meloni e alla maggioranza. Prima però bisognerà leggere le motivazioni della sentenza. E il referendum? Potrebbe saltare. La Consulta nei fatti ha ampiamente azzoppato la legge sull’Autonomia differenziata. In conclusione, la discussione su questo tema terrà banco ancora per molto tra le forze politiche e lo scontro tra maggioranza e opposizione diventerà sempre più velenoso e duro. Due considerazioni. La prima, l’argomento è talmente delicato e decisivo che era scontatissimo un percorso discusso e accidentato. La seconda, in ogni caso per il governo Meloni e la sua maggioranza questa sentenza è una battuta d’arresto. Non è una bocciatura, ma un inciampo, sebbene antipatico e pesante, che comunque andava messo in conto.