La Cina e il Covid tre anni dopo
La Cina e il Covid tre anni dopo

Dallo scorso mese di ottobre è ripresa la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità. Dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.
Le manifestazioni di protesta dei cinesi contro le pesanti restrizioni anti-Covid imposte dal governo destano sorpresa in occidente. Dimostrano come anche in un regime particolarmente repressivo come quello di Pechino le proteste non possono essere cancellate con un tratto di penna. E che la censura, per quanto ossessiva, non può controllare del tutto il mondo del web. E’ altresì clamoroso che i manifestanti abbiano chiesto addirittura le dimissioni dell’onnipotente Xi Jinping, appena rieletto per la terza volta consecutiva ai vertice politico della Cina. Sta di fatto che il partito-stato di Xi Jinping è costretto sulla difensiva. Si stanno alleggerendo, infatti, le misure anti-Covid imposte da tre anni. La pazienza dei cinesi ha ormai raschiato il barile e le autorità di Pechino sono avvertite. Quando la folla si agita non c’è regime oppressivo che tenga.