Inchiesta dossieraggio, una torbida vicenda alla sudamericana
Tutto era partito da un esposto presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Si scopre poi che tra gli spiati non ci sarebbe solo il responsabile della Difesa, ma molti ministri in carica, parlamentari, gli ex presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Renzi...
Per la pruriginosa vicenda dell’ormai ex ministro Sangiuliano si sono consumati fiumi di inchiostro. Non c’è, invece, altrettanta attenzione da parte dei media e dell’opposizione su una vicenda molto grave e delicata, ma soprattutto inquietante. E’ quella dei dossieraggi, vale a dire le informazioni su centinaia di persone raccolte abusivamente. Tutto era partito da un esposto presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Si scopre poi che tra gli spiati non ci sarebbe solo il responsabile della Difesa, ma molti ministri in carica, parlamentari, gli ex presidenti del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Renzi, ma anche calciatori, personalità dello spettacolo e cosi via. Tanto che il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia Raffaele Cantone ha precisato che «la “vicenda Crosetto” non sia altro che una goccia nel mare», «una parte infinitesimale… di migliaia di accessi abusivi trasmettendo poi molti dei dati acquisiti ai giornalisti». Una vicenda che vede coinvolti come responsabili pezzi dello Stato. Ad oggi, però, tutta questa vicenda assai torbida, da paese sudamericano, sembra quasi passare in sordina. C’è da chiedersi il perché, ma anche preoccuparsi non poco.