Il turpiloquio di Vittorio Sgarbi
E' davvero incomprensibile come un uomo di cultura vastissima e di grande intelligenza come Sgarbi, eccellente critico d'arte, abbia queste
Ha suscitato non poche polemiche l’intervento di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, l’altra sera al MAXXI. E’ stato uno show di volgarità e di sessismo a buon mercato. Il ministro della Cultura Sangiuliano ha preso le distanze censurando quello che ha definito, a ragione, un turpiloquio sessista. E’ davvero incomprensibile come un uomo di cultura vastissima e di grande intelligenza come Sgarbi, eccellente critico d’arte, abbia queste cadute di stile e di decenza. Quello di Sgarbi non è una questione di politicamente corretto, ma di decoro istituzionale oltre che di rispetto minimo per le persone, in particolare per le donne. Sgarbi si è giustificato che il suo “era uno spettacolo, era provocazione”. Mah, se anche fosse, il problema rimarrebbe. Tuttavia, se la mette così, dovrebbe allora decidersi quale sia il suo ruolo: rappresentante di un’istituzione governativa, come il Ministero della Cultura, o uomo dello spettacolo. Dimissioni? Non ci saranno. L’errore, a questo punto, è stato nominarlo sottosegretario.