Il silenzio è d’oro
I padri costituenti, grazie a Dio, affermarono la libertà di pensiero, anche di quelli non condivisibili. Idiozie comprese.
Il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dalla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze. Era il minimo che potesse capitargli dopo che è finito nella bufera per le espressioni omofobe e sessiste contenute nel suo libro Il Mondo al contrario. Il generale protesta ricordando che la Costituzione riconosce la libertà di pensiero. Certo. Ci mancherebbe. I padri costituenti, grazie a Dio, affermarono la libertà di pensiero, anche di quelli non condivisibili. Idiozie comprese. E’ questo il fondamento del pluralismo e della democrazia. Il generale però dimentica che non è un cittadino qualsiasi. E’ un alto ufficiale dell’Esercito alla guida di un’importante istituzione militare. Ha, come e più di chiunque altro, il dovere di attenersi al giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana. E quindi alla sua Costituzione, i cui principi vengono violentati nel suo libro. Come sarebbe bello un Paese dove prima di scrivere o parlare ognuno di noi si rendesse conto di quello che scrive e dice. A dirlo, d’altronde, è la saggezza popolare: il silenzio è d’oro.
19.08.2023 – By Nino Maiorino – Caro Direttore, ma se un Generale dell0Esercito Italiano non riesce a capire questo elementare principio, vien da chiedersi: ma come ha fatto a raggiungere tale alto grado?