Il Redditometro della discordia
Appare davvero sconcertante che il governo in una materia così delicata come il fisco faccia un pasticcio del genere. Lo sapevano tutti, tranne il viceministro Leo probabilmente, che sul tema Lega e Forza Italia stanno con i fucili puntati
Redditometro sì, redditometro no. Il viceministro Leo di Fratelli d’Italia ha firmato il decreto con cui ha reintrodotto appunto il redditometro. Poi la marcia indietro per la contrarietà degli alleati di governo. La premier Meloni ha ordinato così la sospensione del decreto sul redditometro. Se ne parlerà dopo le elezioni europee. Non entriamo nel merito della misura reintrodotta, ovvero il redditometro. Il fatto è un altro. Appare davvero sconcertante che il governo in una materia così delicata come il fisco faccia un pasticcio del genere. Lo sapevano tutti, tranne il viceministro Leo probabilmente, che sul tema Lega e Forza Italia stanno con i fucili puntati. Sul fisco hanno fatto la loro campagna elettorale. Figurarsi se, proprio ora, in campagna elettorale per le europee, non alzassero la voce sulla reintroduzione del redditometro. Qualcuno dall’opposizione ha definito ridicoli i protagonisti di questa vicenda. Difficile dargli torto. Sta di fatto che su questo tema, come su altri, la maggioranza mostra delle divisioni e delle diversità di vedute se non incolmabili quantomeno significative. In conclusione, la vicenda è la spia di un certo malessere che serpeggia tra gli alleati di governo. Resta da capire se i risultati delle elezioni europee favoriranno un chiarimento ed una ritrovata coesione, e non invece maggiori spaccature e incomprensioni.