Il fascismo rosso di De Luca
Il fascismo rosso di De Luca
Da questo mese riprende la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità che spazieranno dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.
Da cattolico confesso che non mi entusiasma l’elezione a presidente della Camera dei deputati del leghista Lorenzo Fontana. Un cattolico ultra conservatore per nulla incline alla tolleranza. Tuttavia, mi pare assai spropositato se non sguaiato l’atteggiamento di quanti a sinistra contestano l’elezione di Fontana alla Camera così come quelle di La Russa al Senato. Quando si è sinceramente democratici si rispettano le idee altrui pur non condividendole. Lasciamo perdere poi la trivialità di De Luca, che ha definito Fontana un troglodita, persino pericoloso, mentre «Ignazio Benito Maria La Russa… dovrebbe andare vestito un po’ meglio”. Vergognoso. Se questo non è fascismo rosso… In conclusione, Fontana e La Russa possono legittimamente non piacere, ma valutiamoli per quello che faranno nel loro ruolo di presidenti delle due Camere. E pensare che Liliana Segre aveva appena l’altro ieri invitato ad abbandonare la politica urlata. In fondo, il problema vero sembra essere un altro. E che cioè nella vita e in politica bisogna imparare a saper perdere.