Il carcere duro per i mafiosi
Altro discorso è quello che concerne la detenzione dei mafiosi e dei criminali appartenenti alle altre organizzazioni criminali
Lo sciopero della fame dell’anarchico Cospito per l’abolizione del carcere duro è ormai al centro del dibattito politico nazionale. L’anarchico Cospito è stato ritenuto dalla magistratura talmente pericoloso da essere sottoposto a questo regime molto restrittivo. Sul tema si può discutere, ma è la magistratura ad avere la competenza e le necessarie informazioni per decidere al riguardo. Altro discorso è quello che concerne la detenzione dei mafiosi e dei criminali appartenenti alle altre organizzazioni criminali. Per loro il regime di 41 bis è sacrosanto. Parliamo di delinquenti che hanno seminato morte e terrore. Sono quelli che hanno partecipato direttamente o fanno parte di quelle organizzazioni criminali che hanno assassinato Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino e le loro scorte, ma anche tanti altri servitori dello Stato e fin troppe vittime innocenti. Perché avere tanto riguardo nei riguardi di questi criminali? L’Unione europea è contraria a questo regime duro? E’ comprensibile, ma c’è qualche altro paese europeo che ha avuto i nostri stessi morti per mano della mafia, della camorra e così via? No, assolutamente no. E allora l’Europa si metta l’anima in pace.