scritto da Pasquale Petrillo - 08 Novembre 2022 08:45

I migranti, le nave Ong, l’Europa e il gioco dell’oca

I migranti, le nave Ong, l'Europa e il gioco dell'oca

foto Giovanni Armenante

Dallo scorso mese di ottobre è ripresa la pubblicazione della rubrica Cornetto e Caffè curata dal nostro Direttore. Saranno commentati di volta in volta, in poche righe, temi e fatti di attualità che spazieranno dalla politica all’economia, dalla cultura al costume, dal lavoro alla scuola, dalla società allo sport.

Sul braccio di ferro tra il nostro governo e le navi Ong, arrivate a Catania con centinaia di migranti a bordo, c’è qualcosa che non torna. La nave Humanity1, tanto per capirci, una delle nave Ong, ha sbarcato 144 naufraghi ritenuti “vulnerabili” sul totale dei 179 a bordo. Ora, stando alle disposizione del nostro Ministero dell’Interno, dovrebbe lasciare il porto e tornare al largo con i restanti 35 migranti. Questi i numeri. Nel frattempo, dal 1° novembre  sono sbarcate in Italia 2.816 persone, 9 mila da quando si è insediato il governo. Solo il 3 novembre ne sono arrivate 938. Quasi tutti arrivano sulle nostre coste con i barchini o altri mezzi di fortuna, oppure sono raccolti in mare da nostre imbarcazioni. A questo punto è legittimo chiedersi: ma perché il nostro governo si mostra arcigno solo con le nave Ong? Questa degli sbarchi selettivi viene davvero ritenuta una scelta risolutiva? Insomma, il governo avrà tutte le sue ragioni, ma i numeri complessivi degli sbarchi se non gli danno torto quantomeno suggeriscono di riflettere sulla bontà della linea finora adottata. Certo, questo è il solo modo per mettere pressione all’Unione Europea. La redistribuzione solidale per quote dei migranti sbarcati, infatti, resta la soluzione più a portata di mano. E questo sembra essere il vero obiettivo, quantomeno quello più immediato. Il problema è che gli altri paesi europei, chi più e chi meno, fanno orecchie da mercanti. Così si ritorna, come nel gioco dell’oca, sistematicamente  alla casella di partenza.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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