scritto da Pasquale Petrillo - 01 Febbraio 2025 08:47

I diritti dei migranti e quelli degli italiani

E' evidente, ormai, che lo scontro tra esecutivo e giudici è a tutto campo. L'impressione, però, è che il nostro Paese sia prigioniero dei giudici

foto Giovanni Armenante

Tornano in Italia e in libertà gli ultimi 43  migranti trasferiti in Albania. Lo ha deciso ieri sera la Corte d’Appello di Roma. E’ evidente, ormai, che lo scontro tra esecutivo e giudici è a tutto campo. L’impressione, però, è che il nostro Paese sia prigioniero dei giudici. Il governo, che deve garantire tra l’altro la sicurezza di noi italiani, è sistematicamente bloccato dalla magistratura. Per carità, tutto in punto di diritto, ma è evidente che il sistema va cambiato. Forse, spiace ammetterlo, la premier Meloni ha ragione quando sostiene che se i giudici vogliono governare l’Italia possono tranquillamente farlo, ma devono candidarsi e avere la fiducia da parte degli elettori. Ad ogni modo, ai migranti vanno riconosciuti i loro diritti. Giusto, ma agli italiani, relativamente alla immigrazione illegale e a tutto ciò che vi è connesso, quali diritti vanno riconosciuti?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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