scritto da Pasquale Petrillo - 03 Gennaio 2024 08:55

Gino Cecchettin e la rendita sulla disgrazia di Giulia

La storia del nostro Paese è piena di figli di o di moglie di... vittime di mafia o di terrorismo. In tanti lo hanno fatto con grande dignità. Altri cavalcando utilmente l'onda

foto Giovanni Armenante

Gino Cecchettin, il papà di Giulia, la giovane uccisa a novembre del 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, si sarebbe affidato alla «Andrew Nurnberg di Londra», un’agenzia di comunicazione che segue famosi autori e attori di fiction. Questa la notizia, che lascia sorpresi, ma fino ad un certo punto. Il papà di Giulia, così come la sorella, da subito sono apparsi nelle vesti di protagonisti. E che in quei panni si trovavano a loro agio. Detto questo, sia chiaro che ognuno è libero di fare quello che ritiene più opportuno. L’impressione, tuttavia, è che Gino Cecchettin si appresti a vivere, per così dire, di rendita sulla disgrazia capitata alla povera figlia. Ci auguriamo di sbagliare. Sì, perché a questo punto ci aspettiamo di ritrovarcelo scrittore, conferenziere o magari in politica. E lo stesso potrebbe essere per la sorella di Giulia. Oddio, non saranno i primi. La storia del nostro Paese è piena di figli di o di moglie di… vittime di mafia o di terrorismo. In tanti lo hanno fatto con grande dignità. Altri cavalcando utilmente l’onda. Se così sarà, l’auspicio è che il papà e la sorella di Giulia lo facciano con decoro, non fosse altro per non offendere la memoria di quella povera, sfortunata ragazza.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Gino Cecchettin e la rendita sulla disgrazia di Giulia”

  1. Concordo con le sue riflessioni, ha però dimenticato la nonna, autrice anch’essa di un libro , pubblicato ancor prima che venisse seppellita la povera Giulia.

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