scritto da Pasquale Petrillo - 06 Ottobre 2024 08:59

Cosa c’entra la Palestina?

E' evidente che la Palestina non c'entra nulla. Meno che mai il diritto a manifestare riconosciuto dalla nostra Costituzione. Siamo in presenza di violenti, di esaltati che cercano lo scontro fisico. Chiamiamoli con il loro nome: teppisti, anzi, delinquenti

foto Giovanni Armenante

Come era previsto ieri a Roma ci sono stati scontri al corteo pro Palestina. Una parte dei manifestanti, incappucciati, con bandiere di Hezbollah e cori per Hamas, hanno lanciato fumogeni, bottiglie e bombe carta contro le forze dell’ordine. Persino un cartello stradale, scagliato da quelli che possiamo definire dei black bloc di casa nostra. Le forze dell’ordine hanno risposto con cariche e idranti. E’ evidente che la Palestina non c’entra nulla. Meno che mai il diritto a manifestare riconosciuto dalla nostra Costituzione. Siamo in presenza di violenti, di esaltati che cercano lo scontro fisico. Chiamiamoli con il loro nome: teppisti, anzi, delinquenti. Alla fine, sono restati feriti 30 poliziotti. In qualsiasi altro paese democratico, dalla Germania alla Gran Bretagna, per non parlare degli USA, non avremmo visto queste scene. La polizia non si sarebbe limitata a contenere questa teppaglia, l’avrebbe suonata di santa ragione, fermata e impacchettata sui cellulari. In Italia, per evitare di essere additati come fascisti, consentiamo queste violenze. Tanto a rimetterci sono soltanto i poliziotti. In fondo, pagati anche per questo. E’ triste e peggio ancora brutto dirlo, ma questo è in un’Italia dove le violenze gratuite vengono contrabbandate come espressione di democrazia. E guai a dire il contrario. Se ti va bene, passi per fascista.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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