Bufera su Facci: meglio il silenzio che la volgarità
E' innanzi tutto una volgarità. Comprensibile la bufera che si è abbattuta come un ciclone su Facci. La vicenda è tanto delicata che il buon
Sulle polemiche circa il presunto stupro, in cui è coinvolto il figlio del presidente del Senato La Russa, si è innestato un nuovo caso. E’ quello del giornalista Filippo Facci, cui di recente è stata affidata la conduzione di un programma Rai. Il polemista Facci in un articolo su Libero ha scritto: «Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa». E’ innanzi tutto una volgarità. Comprensibile la bufera che si è abbattuta come un ciclone su Facci. La vicenda è tanto delicata che il buon senso, per non dire altro, consiglierebbe il silenzio. Non si tratta di essere politicamente corretti, ma semplicemente di rispettare la dignità delle persone. E non c’entra per niente il garantismo. Perché tranciare giudizi affrettati e sommari per nulla rispettosi della dignità di una ragazza? Certo, i dubbi sulla vicenda non mancano, com’è giusto che sia, ma sarà la magistratura a stabilire la verità dei fatti. Almeno da un punto di vista giudiziario. Peccato. Facci è un giornalista acuto e stimolante. Scivolate del genere, così grossolane, fanno però riflettere. E’ quello che i dirigenti della Rai sono necessariamente chiamati a fare.