Berlusconi… «È un uomo e ora incontra Dio»
Un'omelia di particolare spessore quella dell'Arcivescovo milanese. Senza retorica, ma semplice ed efficace, soprattutto puntuale nel
«È un uomo e ora incontra Dio». Si è conclusa così l’omelia dell’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel corso dei funerali di Silvio Berlusconi. Un’omelia di particolare spessore quella dell’Arcivescovo milanese. Senza retorica, ma semplice ed efficace, soprattutto puntuale nel ritrarre il Cavaliere, con le sue doti, i suoi sogni, le sue debolezze. E con quel conclusivo «È un uomo e ora incontra Dio», l’Arcivescovo Delpini sembra voler invitare tutti a non giudicare più, nel bene e nel male, quest’uomo ora che non è più tra noi. Quasi a voler dire che adesso toccherà solo a Dio giudicarlo. I giudizi su Berlusconi, sia sul piano storico che politico, ovviamente, continueranno ad esserci. Non potrebbe essere altrimenti. Altra cosa sono il livore e i travasi di bile che si sono visti in questi giorni. Tutto legittimo, per carità. Forse, però, di fronte alla morte, quantomeno sarebbe auspicabile il silenzio. Il modo migliore, in talune circostanze, anche per dissentire.