scritto da Pasquale Petrillo - 30 Marzo 2025 08:58

Azione di Calenda abbraccerà politicamente la Meloni? E perché no!

Sul M5s Calenda non dice nulla di nuovo. E' un monito rivolto al Pd da tempo. Questo cosa significa? Molto probabilmente vuol dire che se il Pd continuerà sulla linea del campo largo, ovvero con dentro i pentastellati, non solo Azione continuerà a starne fuori, ma probabilmente la situazione potrebbe evolversi sino ad una possibile apertura di dialogo con la Meloni

foto Giovanni Armenante

«Chiunque sostenga che esiste la pace senza la forza o è un ignorante che non conosce la storia o è un pusillanime che vuole lucrare sul voto delle persone. Perché non stiamo nel campo largo? Perché l’unico modo per avere a che fare che con il M5s è cancellarlo». E’ quanto ha dichiarato ieri Carlo Calenda dal palco del congresso di Azione a Roma, al quale è intervenuta anche la premier Meloni. Sono due affermazioni molto forti e chiare. La prima, riguarda il riarmo. Calenda è per la massima latina vis pacem para bellum. Se vuoi la pace, preparati alla guerra. E’ stato sempre così. Chi vuole davvero la pace non può essere pacifista, ma avere una forza militare dissuasiva per i regimi che hanno mire espansionistiche e militariste. Sul M5s Calenda non dice nulla di nuovo. E’ un monito rivolto al Pd da tempo. Questo cosa significa? Molto probabilmente vuol dire che se il Pd continuerà sulla linea del campo largo, ovvero con dentro i pentastellati, non solo Azione continuerà a starne fuori, ma probabilmente la situazione potrebbe evolversi sino ad una possibile apertura di dialogo con la Meloni. Fino ad entrare in modo organico nella maggioranza di centrodestra? In prospettiva, questo non è affatto da escludere. La politica si evolve così come gli scenari interni e internazionali, mai come oggi assai instabili e in movimento.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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