Trovato l’accordo sulla squadra della von der Leyen
Lo scontro in atto, forse anche pretestuoso, era tra socialisti e popolari. Alla fine, come era immaginabile, i veti sono caduti e la concordia è stata ritrovata. Anche in questo caso, però, è chiaramente emersa ancora una volta la macchinosità delle istituzioni europee. Certo, è lo scotto che si paga in democrazia
Il via alla nuova Commissione Ue è alla fine arrivato. L’accordo che ieri sembrava essere venuto meno si è poi concretizzato con il via libera alla nuova squadra di von der Leyen. La discussione riguardava due nomi, quello del conservatore italiano Fitto e soprattutto della socialista spagnola Ribera. Lo scontro in atto, forse anche pretestuoso, era tra socialisti e popolari. Alla fine, come era immaginabile, i veti sono caduti e la concordia è stata ritrovata. Anche in questo caso, però, è chiaramente emersa ancora una volta la macchinosità delle istituzioni europee. Certo, è lo scotto che si paga in democrazia. Allo stesso tempo, in un momento così delicato, a cominciare dagli sviluppi sempre più allarmanti della guerra in Ucraina, preoccupa che nei palazzi europei di Bruxelles ci siano scontri di potere che rischiano di farci cadere in un clima da basso impero romano. Quasi duemila anni fa tutto andò a farsi benedire con l’arrivo dei barbari. E oggi? All’orizzonte, in fondo, non si prospetta nulla di buono. Almeno per i prossimi anni a venire.