Vacanze in Sicilia al tempo del Covid-19

Come la maggior parte degli studiosi e uomini con un po’ di buon senso si aspettavano, le vacanze hanno fatto riesplodere il numero di contagi.

Eppure eravamo stati bravissimi, ci eravamo privati della nostra libertà per due mesi interi e poi non appena abbiamo riavuto la possibilità di decidere con la nostra testa del come gestire questa pandemia, l’abbiamo fatto nel peggiore dei modi.

Purtroppo, noi italiani non abbiamo più, se mai l’abbiamo avuta, quella capacità di autogestirci, abbiamo sempre bisogno di un DPM o di uno sceriffo che ci dice come comportarci, abbiamo perso se mai l’abbiamo avuto quel senso civico, quell’appartenenza ad un popolo meraviglioso pieno di storia e cultura, pieno di umanità e propensione per gli altri, dove l’arte l’ha fatta da padrona per tanti secoli.

Ed ecco le meritate o forse non tanto, vacanze estive, avevamo la possibilità di un riscatto con tutta l’Europa, avevamo la possibilità di far capire ai nostri governanti che sappiamo anche fare da soli, bastavano piccole accortezze, bastava far diventare una vacanza goliardica una vacanza di cultura, bastava saper scegliere le mete giuste, meno affollate ma forse con più storia con tanto da vedere.

Sappiamo che con il Covid-19 bisognerà conviverci per un po’ di tempo e allora cerchiamo di cambiare le abitudini a fronte di sicurezza per noi e per i nostri cari.

Io ho scelto un tour siciliano, ho evitato i treni e aerei, viaggio in auto con mia moglie e anche sul traghetto siamo rimasti alla giusta e debita distanza, per il resto un meraviglioso giro Messina, Catania, Siracusa, Acireale, Marzamemi, Brucoli, Savoca, Palermo, Cefalù, Scicli, le fantastiche spiagge San Pieri, Roccalumera, Marianelli.

Città piene di storia, di monumenti, aver rivisto Palermo (ci mancavo da vent’anni), cosi simile a Napoli con il suo StreetFood, il fantastico Barocco delle chiese e dei palazzi, i vicoli pieni di vita quotidiana, il mare. Un salto a Cefalù l’unica città più affollata di turisti, girare nel mercato del pesce a Catania proprio alle spalle della Piazza degli Elefanti dove le voci dei venditori diventano attrazione turistica, visitare Savoca un borgo fantastico uno dei più belli d’Italia e mangiare una granita nel locale che ha ospitato le scene del Padrino, passare la serata al piccolo borgo marinaro di Brucoli, visitare la bellissima Scicli dove grazie al film “Montalbano” l’amministrazione ha saputo valorizzare tutta la città, e non ultima Marzamemi nel Comune di Pachino, frazione marinara con la tonnara tra le più importanti della Sicilia.

Che dire della Sicilia ultimamente se ne parla solo per gli sbarchi, ma non si parla mai delle sue opere d’arte, del suo saper accogliere i turisti, delle meraviglie naturali e delle opere d’Arte presenti su tutto il territorio e poi i Siciliani cosi simili a noi con un cuore grande come un porto.

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