scritto da Nino Maiorino - 25 Maggio 2023 07:24

Trappole telefoniche

Sono sempre più assillanti e sofisticati i tentativi di truffe telefoniche, tentate specialmente ai danni di persone fragili e apprensive, prevalentemente anziani soli.

Il che sta a significare che probabilmente i truffatori hanno doti psicologiche, ma conoscono anche bene il territorio per sapere chi colpire: oppure, più semplicemente, sparano nel mucchio, qualcuno certamente cadrà.

Il periodico della Cgil “Liberetà” dedicato ai pensionati, riporta, questo mese un nuovo allarme sulle truffe telefoniche, iniziando da quella classica del falso nipote.

Squilla il telefono, alla risposta dall’altra parte c’è l’appello disperato e allarmato del nipote che chiede aiuto: “Nonna ho fatto un guaio, un casino, devo pagare tremila euro all’avvocato. Puoi aiutarmi? Puoi prestarmi i soldi?”.

Presa alla sprovvista anche la nonna va in panico, perché la voce del nipote sembra autentica: spesso vi sono rumori di fondo che, accoppiati alla tensione, sembrano confermare che è proprio il nipote a chiamare: in realtà è un tentativo di truffa molto sofisticato.

La voce riprodotta, infatti, è fasulla, “costruita” con l’ausilio della cosiddetta Intelligenza Artificiale I.A. oppure A.I. (Artificial Intelligence), una disciplina che studia se e in che modo si possono realizzare sistemi informatici intelligenti in grado di simulare la capacità e il comportamento del pensiero umano.

Sono sistemi neanche troppo costosi, anzi spesso reperibili gratuitamente in rete, che partono da un messaggio vocale originale, trafugato da Whats-App o da Tik-Tok, e mettono insieme le frasi di richiesta di aiuto che poi si sentono al telefono.

Questa è una delle ultime truffe che si sta diffondendo in varie parti del mondo ai danni, come al solito, delle persone più anziane e più esposte al rischio.

Il “Washington Post” ha riportato il caso di una signora di 73 anni canadese, Ruth Card, che ha subito questo tentativo di truffa ed ha raccontato che la voce del nipote Brandon le chiedeva i soldi per pagare la cauzione fissata per il rilascio dalla prigione.

La donna ha subito prelevato tremila dollari per aiutarlo, ma erano insufficienti, quindi ha cercato di prelevare altri soldi da un’altra banca ma fortunatamente il direttore l’ha messa in guardia e l’ha bloccata, spiegandole che non era la prima persona ad aver avuto una telefonata del genere.

La donna ha telefonato al nipote che non aveva avuto alcun problema, e la truffa è fallita.

Lo stesso giornale ha anche raccontato un altro caso, capitato ai genitori di Benjamin Perkin, che sono stati meno fortunati perché, vittime della stessa truffa, hanno versato 21.mila dollari sul conto di un presunto avvocato invitati a farlo dalla voce del “figlio” che diceva di aver ammazzato un diplomatico americano in un incidente stradale.

Quindi anche la tecnologia aiuta questi truffatori, e le forze dell’ordine mettono in guardia la popolazione da queste nuove forme di truffe le quali in generale vanno a buon fine se il soggetto truffato si fa vincere dal panico.

Se, invece, si rimane lucidi, e si telefona al diretto interessato (figlio, nipote, ecc.), questi tentativi di truffa falliscono.

Liberetà mette in guardia anche dalla trappola di Amazon hi tech trading, che sembra essere diventata la nuova frontiera delle telefonate truffa, e ne hanno parlato anche i principali quotidiani italiani qualche settimana fa.

Meglio precisare subito che Amazon non c’entra nulla, anzi è la principale danneggiata da tali chiamate di disturbo.

Purtroppo il fenomeno è in forte crescita, come spiegano le associazioni dei consumatori.

Le chiamate promettono guadagni facili investendo in azioni di Amazon, e pervengono in orari d’ufficio da diversi numeri telefonici, fissi o di cellulari, di ogni provincia italiana.

Sono i suadenti operatori del sedicente call center di “Amazon hi tech trading” e offrono guadagni facili attraverso il trading online.

I truffatori fanno leva sul nome del colosso del commercio elettronico, e invitano a investire in azioni di Amazon versando su un apposito conto corrente; poi essi provvederanno a concretizzare l’investimento.

Ma è una truffa e non ha nulla a che vedere con Amazon che, anzi, denuncia da tempo questi tentativi di sfruttamento del proprio nome.

In realtà, come la Consob ha più volte spiegato, non si investe il proprio denaro: semplicemente lo si trasferisce su un conto estero per non rivederlo mai più.

Quindi, facciamo molta attenzione.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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