scritto da Nino Maiorino - 15 Marzo 2021 10:36

Tempo di pandemia: i fomentatori di odio, violenze, incertezze e illusioni

La pandemia si sta distinguendo, oltre che per contagi e morti, anche per fomentare, specialmente tramite i social, odio, violenze, incertezze e illusioni.

Qualche giorno fa, alla notizia che il Presidente Mattarella si era andato a vaccinare, si è scatenata una indegna campagna di insulti, minacce e epiteti offensivi da parte di ignoti, ma non tanto, fomentatori che hanno pubblicato sulle loro pagine FB frasi irripetibili.

Qualche settimana prima nel loro mirino c’è stata Liliana Segre, colpevole di aver partecipato alla seduta del Senato per votare la fiducia al Governo e, successivamente, di essersi sottoposta alla vaccinazione.

Niente da dire a chi esprime le proprie opinioni in maniera civile, assolutamente da condannare gli incivili che lo fanno in maniera violenta, che per fortuna sono stati individuati dalla Polizia postale e denunciati: nel caso del Presidente Mattarella sono ultrà e no-vax estremisti che ora dovranno vedersela con la giustizia.

Ma c’è un comportamento molto più subdolo da parte di personaggi che in maniera ambigua spargono veleni, incertezze, illusioni, che si trasformano in odio verso persone e istituzioni che essi indicano come i principali responsabili dei malanni che stiamo vivendo.

Circola in questi giorni su diversi social un video registrato su Facebook da Silvana De Mari, una dottoressa campana, nata a Santa Capua Vetere, nel casertano, nel 1953, alla quale non mancano idee del tutto personali e controcorrente: nel suo video esprime il suo parere in merito alla contagiosità del Covid.19 e, specificamente, i luoghi nei quali avviene in contagio: questo è il link del filmato che dura poco più di sette minuti:  https://www.facebook.com/silvanademari.it/videos/

Secondo la De Mari i luoghi nei quali il virus si trasmette sono solo quelli chiusi in quanto all’aria aperta esso perde efficacia, anche grazie ai fattori come il sole, i raggi ultravioletti, la temperatura, le correnti d’aria, il vento, eccetera, elementi naturali che impedirebbero allo stesso di contagiare; mentre al chiuso, essendo più difficile l’accesso di tali elementi, il virus ha più possibilità di contagiare.

In definitiva quanto asserito dalla dott.sa De Mari trova una sua giustificazione perché anche molti esperti, che da un anno ci stanno bombardando di notizie e consigli, hanno sempre sostenuto che l’aria aperta è certamente molto meno nociva di quella al chiuso, tant’è che ormai ci siamo abituati a cambiare continuamente aria in casa, a togliere subito gli indumenti indossati all’esterno appena rientrati in casa, iniziando dalle scarpe, paltò, giacca, da far arieggiare all’aperto, qualcuno addirittura le scarpe se le toglie già sul pianerottolo di casa, altri le disinfettano con alcool; quindi sono pratiche che confermerebbero quello che dice la De Mari.

Ma c’è un però: la stessa si spaccia come esperta di virologia, facendo intendere che la sua laurea in medicina, conseguita presso l’Università di Torino la abiliterebbe a parlare a nome di tanti esperti; ma non è esattamente così perché non ha mai conseguito alcuna specializzazione in materia, come ambiguamente fa intendere.

Infatti, dal suo curriculum professionale risulta che dopo la laurea si sia specializzata in chirurgia generale ed endoscopica dell’apparato digerente e in psicologia cognitiva, esercitando presso due ospedali del Piemonte e poi in Etiopia.

Quindi la De Mari non ha nessuna competenza in virologia, ha esercitato nel campo medico tutt’altra professione, ma si è anche dilettata a pubblicare libri e romanzi, ha creato un suo blog attraverso il quale propaga le sue idee anche in campo medico, mai confortate da rigorose prove scientifiche, tant’è che ha anche subito qualche processo con relative condanne.

Ha sostenuto battaglie contro la modernità, schierandosi, ad esempio, contro la parità di genere, sostenendo che l’omosessualità è contro natura e opponendosi ai movimenti LGBT definendoli “criminali contro l’umanità” e mostra intolleranza verso tutte le diversità.

Il suo messaggio in merito ai contagi al chiuso è fuorviante perché invita ad uscire sostenendo che si è più sicuri all’aria aperta, cosa solo in parte vera, ma attaccando nel contempo il Governatore De Luca che invita a stare in casa: è certo che la De Mari sia una oppositrice del Governatore della Campania, e che uno dei suoi scopi sia di metterlo in ridicolo.

Anche perché non è detto che all’aria aperta non si verifichino assembramenti e che al chiuso questi necessariamente debbano verificarsi: alla base c’è sempre il senso di responsabilità individuale per il quale occorre auto-proteggersi in casa e fuori; se manca questo è tutto inutile.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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