scritto da Carolina Milite - 06 Aprile 2023 18:05

Storia della zuppa di cozze del Giovedì Santo

A Napoli la tradizione vuole che il Giovedì Santo si si prepari la zuppa di cozze, anzi, 'a zupp' 'e cozzeche.

La sera del Giovedì Santo per i cattolici ha inizio il momento più importante su cui si fonda il Cristianesimo, ovvero il triduo Pasquale, con la celebrazione della Messa in Cena Domini (Messa della Cena del Signore); in essa si ripetono i gesti dell’Ultima Cena consumata da Gesù prima della sua passione. Durante questa Messa si svolge il rito della lavanda dei piedi, ripetendo quello che Gesù stesso fece dopo l’Ultima Cena.

A Napoli la tradizione vuole che il Giovedì Santo si si prepari la zuppa di cozze, anzi, ‘a zupp’ ‘e cozzeche. La leggenda vuole che quest’usanza venga dai tempi di Ferdinando I di Borbone, golosissimo di pesce, soprattutto di quello che egli stesso pescava nei pressi della riva di Posillipo. Il sovrano era solito farsi preparare dalla cucina del Palazzo, un piatto regale e molto appetitoso a base di cozze, di sua stessa invenzione: cozzeche dint’a Cannola. Le abitudini alimentari di Ferdinando non andavano a genio al Frate Domenicano Gregorio Maria Rocco, noto sia tra il popolo che a corte per il suo prodigarsi a Napoli e provincia in opere di assistenza e di apostolato per alleviare la sofferenza di poveri ed emarginati. Il frate reputava queste abitudini troppo peccaminose e ammonì il sovrano di non eccedere almeno per la Settimana Santa, limitando i peccati di gola.

Così Ferdinando, che non voleva rinunciare ai mitili, trovò un espediente per continuarli a mangiare, prima di recarsi a via Toledo per lo struscio di rito: ordinò alla servitù di cucinarle in maniera semplice e umile. Il piatto era composto da cozze, salsa di pomodoro e olio di peperone piccante. La notizia uscì dal Palazzo Reale velocemente e si estese al popolo. E così a Napoli, la sera del Giovedì Santo divenne consuetudine mangiare la Zuppa di Cozze.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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