IL SOFÀ Carmela Rescigno, chirurga all’Ospedale di Cava de’ Tirreni: “Amo Neruda, perché racconta d’amore, politica e libertà”
Carmela Rescigno, napoletana, ma adottata professionalmente ormai da 15 anni dalla provincia di Salerno, è attualmente l’unica Chirurga d’Urgenza strutturata dell’equipe della Chirurgia dell’Ospedale di Cava dei Tirreni.
Diplomata al liceo classico, laureata in Medicina e Chirurgia, specializzata in Chirurgia Generale e d’Urgenza, dottore di Ricerca alla Federico II in Scienze chirurgiche e tecnologie diagnostiche avanzate, perfezionata alla Luiss Business School di Roma in Management delle Aziende Sanitarie ed in Chirurgia del Trauma presso l’Azienda Sanitaria di Rilievo Nazionale Cardarelli di Napoli, è stata componente del gruppo tecnico interregionale sull’emergenza sanitaria per la disposizione delle linee guida del 118. Docente a contratto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Salerno, membro del Founding Commitee dell’Italian Charter dell’European Hernia Society, è stata membro del direttivo nazionale Associazioni Chirurghi Ospedalieri Italiani e membro fondatore dell’ACGC, Associazione Campana Giovani Chirurghi.
Accanto alla professione medica coltiva un forte impegno politico. E’, infatti, consigliere comunale da 15 anni presso il Comune di Camposano, in provincia di Napoli, e responsabile regionale del Dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia.
Il giorno più felice della sua vita è stato quello della nascita di “Michele, un bellissimo bambino di 10 anni dagli occhi sorridenti di colore blu cielo, il più bel regalo mai ricevuto!”
Il tratto principale del suo carattere?
Caparbietà, perseveranza e coerenza.
La qualità che preferisce in un uomo?
La lealtà.
E in una donna?
Sempre la lealtà.
Il suo migliore amico o amica?
Il compagno di vita.
Il suo principale difetto?
Dire sempre quello che penso e, anche quando penso e riesco a stare muta, parlano i miei occhi. A volte dire le bugie aiuta a vivere meglio.
E un pregio?
Mettere la passione in quello che faccio.
La persona cui chiederebbe consiglio?
Mia cugina, che per me è molto più della sorella che avrei voluto ma che non ho, anche se in compenso ho un fratello che è una persona eccezionale e preziosa per la mia vita.
Il giorno più felice della sua vita?
Quando ho messo al mondo Michele.
E il più infelice?
Quando ho perso mio padre. L’ho perso troppo prematuramente, quando avevo ancora tanto bisogno di lui, e continua maledettamente a mancarmi.
La volta che ha pianto?
Non piango.
Lo sbaglio che non rifarebbe?
Nessuno, perché tutti quelli che ho commesso hanno contribuito a farmi diventare la donna che sono e quando mi guardo allo specchio mi piaccio e raramente mi ritrovo noiosa.
Il suo rimpianto?
Non aver rimpianti.
Il colore preferito?
Il bianco.
La bevanda preferita?
Il Rosso di Montalcino.
Il piatto preferito?
Sono napoletana, mi piace la pasta allo scarpariello.
Il libro preferito da sempre?
“Un uomo” di Oriana Fallaci.
Il libro letto di recente che consiglierebbe?
“Quella vita accanto” di Tiberio Brunetti.
Scrittori preferiti?
Oriana Fallaci perché è una di sinistra che pensa le cose di destra… donna di grande cultura, onesta e libera, con tanto rigore morale ed intellettuale.
Poeti preferiti?
Pablo Neruda perché racconta d’amore, politica e libertà, scrive dei pomodori ed è un inno alla vita! Nel leggerlo ti sembra di vedere un quadro oppure una scena di un film.
La materia scolastica preferita?
L’italiano.
La città preferita?
La mia Napoli.
E quelle che vorrebbe visitare?
New York perché me la immagino immensa e dalle mille facce, calda, piena di tutte le razze del mondo e patria della libertà.
Attore o attrice preferito/a?
Meryl Streep e Robert Redford.
Claudio Baglioni.
Sport preferito?
Camminare.
Animale preferito?
Il cane.
Fiore preferito?
Il tulipano olandese.
La canzone che fischia più spesso?
Non so fischiare e sono stonatissima.
A quale personaggio farebbe la corte?
Farei la corte a Franco Di Mare, giornalista e scrittore alla cui storia personale Beppe Fiorello si è ispirato per il film “L’angelo di Sarajevo” che, come sappiamo, racconta l’adozione di una bimba, orfana di guerra.
Quello più odiato?
Non saprei, difficilmente provo odio per qualcuno.
Personaggio storico più ammirato?
Garibaldi… mi sono sempre chiesta perché si caricava le guerre di tutti e mi colpiva il fatto che portasse sempre con sé Anita.
E quello più detestato?
Napoleone, un saccheggiatore, ci ha rubato le opere più belle e se le è portate in Francia.
Ha un sogno ricorrente?
I nazisti ed i campi di concentramento.
Il regalo più bello che abbia mai ricevuto?
Mio figlio.
Se potesse rinascere, farebbe lo stesso mestiere?
Sì, non potrei fare altro.
Se dovesse cambiare qualcosa nel suo fisico, che cosa cambierebbe?
Nulla.
Cosa cambierebbe della sua vita, se potesse?
Lavorerei un po’ di meno.
Un capriccio che non si è mai tolto?
Avere un autista.
Ultima volta che si è arrabbiata?
Ieri davanti alla mancanza di etica di un collega.
Che cosa detesta di più?
I presuntuosi.
Le colpe che le ispirano maggiore indulgenza?
I reati per fame e per povertà e le bugie per proteggere qualcuno.
Crede in Dio?
Sì, anche se non amo molto questo Papa che più che ministro di Dio sembra il prossimo candidato alle politiche del PD, in piena campagna elettorale.
Come vorrebbe morire?
Guardando il mare del Cilento.
Stato d’animo attuale?
Felice e soddisfatta della mia vita.
Il suo motto?
Vincere e vinceremo sempre.
Brava Carmela, molte cose condivido soprattutto per quanto hai detto riferito a questo papà……comunque complimenti per il tuo carattere, ma sei del segno del leone?