Rivoluzione nelle auto, tra poco potranno essere alimentate ad acqua
Con i tempi che corrono e con i prezzi dei carburanti che, sebbene altalenanti, tendono sempre più ad aumentare, una vettura alimentata ad acqua sarebbe il toccasana per le tasche degli automobilisti.
E se qualcuno considera questo argomento una “fake-news”, una corbelleria, una stupidaggine, una bufala, sbaglia.
Infatti è stata la prestigiosa casa automobilistica giapponese Toyota, la prima produttrice di automobili al mondo, che durante il 2023 ha venduto 11.233.039 unità con un incremento del 7,2% rispetto al 2022, ad anticiparlo.
Ed è stata proprio la Toyota, che già negli anni passati ha sperimentato sistemi di alimentazione alternativi (è stata la prima a inventare la propulsione ibrida, vale a dire porre accanto al motore a benzina un motore elettrico, sistema che poi è stato adottato da tutte le altre case automobilistiche) che lo ha anticipato ufficialmente.
Il sito web “News-Auto” ha riportato la notizia che sta facendo sognare gli auto-dipendenti, certi che tra qualche tempo eviteranno di fare le file ai distributori di carburante per fare il pieno di benzina; probabilmente le file si faranno alle fontanelle per riempire i serbatoi.
Siamo certi che passerà qualche tempo, ma certamente tale sogno diventerà realtà.
Ma cos’è questo rivoluzionario motore Toyota ad acqua che sarebbe un’ottima alternativa a quello elettrico?
Il motore Toyota di cui si parla in realtà è il classico motore a combustione interna con pistoni, cilindri, albero motore, testata, valvole, alberi a camme, ecc., alimentato con idrogeno gassoso che viene iniettato direttamente nei cilindri.
L’idrogeno può essere prodotto dall’acqua attraverso un processo chiamato elettrolisi nel quale l’acqua viene scomposta in idrogeno e ossigeno. Da qui il motore ad acqua!
Di questo rivoluzionario motore Toyota ad idrogeno compresso (prodotto dall’acqua) si è già parlato nel 2021 quando Toyota lo aveva fatto debuttare su una Corolla Sport del team Orc Rookie Racing in una gara della Super Taikyu, competizione di endurance asiatica di 24 ore dedicata ai modelli di produzione, nel weekend del 21-23 maggio 2021 sul circuito del Fuji.
Questo rappresenta un potenziale cambio di paradigma rispetto alle attuali vetture a idrogeno che utilizzano celle a combustibile per generare elettricità.
Se si vuol scoprire com’è fatto il rivoluzionario motore Toyota, possiamo trovare i dettagli in un articolo in cui si è già ampiamente parlato del motore ad idrogeno gassoso Toyota.
Sebbene un motore alimentato ad idrogeno gassoso abbia già dimostrato di poter funzionare, le difficoltà riguardano però principalmente lo stoccaggio dell’idrogeno.
Toyota sta lavorando su diversi fronti per rivoluzionare la mobilità cercando un’alternativa al motore elettrico.
I giapponesi, ideatori della propulsione ibrida, sono convinti, come ha dichiarato più volte Akio Toyoda, Presidente del gruppo Toyota e nipote del fondatore dell’impero automobilistico, che “Le vetture elettriche non domineranno mai il mercato”.
La soluzione alternativa sarebbe il motore alimentato ad idrogeno e perciò continua a suggerire di investire molto sullo sviluppo dello stesso, di cui Toyota ha già realizzato diversi prototipi.
Il manager giapponese continua a sollevare dubbi su un futuro della mobilità esclusivamente elettrica.
Secondo le sue stime, le auto elettriche presidieranno solo il 30% del mercato futuro che sarà invece dominato da auto ibride alimentate con carburanti provenienti da fonti rinnovabili come appunto l’idrogeno, e-fuel (carburanti sintetici – ndr), biocarburanti, ecc.
Toyoda ha palesato la necessità di aggiornamenti importanti alle infrastrutture per sostenere la grande richiesta energetica di corrente.
In base alle loro ricerche, il Giappone solamente avrebbe bisogno dell’equivalente di circa 110-290 miliardi di euro per aggiornare la propria rete di produzione e distribuzione di corrente elettrica e soddisfare il fabbisogno creato da un parco auto totalmente elettrico.
Non meno importante, secondo Toyoda, deve essere la possibilità di scegliere liberamente la propria auto: dovrebbe essere l’acquirente a scegliere il tipo di alimentazione che fa più al caso suo anziché essere imposta dall’alto.
Se son rose, fioriranno: ma se il distributore di semi è la Toyota, le rose, prima o poi, verranno fuori, basta solo aspettare.