scritto da Nino Maiorino - 03 Gennaio 2022 11:53

Quando lo spettacolo non si sposa con l’arte

Confesso di non essere un appassionato di danza classica, ma l’altro ieri sera ho voluto seguire lo spettacolo su Rai1 interpretato da Roberto Bolle, cercando, ovviamente, di non addormentarmi, e ci sono riuscito.

Ma mai avrei immaginato di dovermi sorbire, durante lo stesso, un fuori programma che mi ha fatto veramente infuriare, tant’è che ad un certo momento non mi son potuto trattenere, e ma ne sono andato a letto sbraitando, e pure mia moglie è rimasta perplessa.

Il fuori programma ha avuto per protagonisti da un lato Johann Sebastian Bach, Charles Gounod, i due celebri compositori, veri pilastri della musica, e dall’altro John Gavin Malkovich, celebre attore statunitense.

L’episodio che ha suscitato la mia ira è stato quello della riproduzione di uno spaccato musicale che aveva come protagonisti proprio Back e Gounod, che hanno composto la musica della celeberrima “Ave Maria”, un pezzo di musica che dire ecclesiale è riduttivo, scritto appunto da J. S. Back (Eisenach, 31 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750), e ripreso il secolo successivo da Charles Gounod (Parigi17 giugno 1818 – Saint-Cloud18 ottobre 1893).

  1. S. Back aveva composto il Preludio n. 1 in do maggiore inserendolo nel I° Libro del “Clavicembalo ben temperato”; circa un secolo dopo Charles Gounod pensò di adattare su quella musica l’Ave Maria in latino: ecco il motivo per il quale spesso quell’Ave Maria viene attribuita, giustamente, a entrambi i compositori.

Il fuori programma era incentrato su una esecuzione del pezzo, con un pianista e un violinista il quale suonava uno strumento dolcissimo, con volume molto attenuato: una esecuzione quanto mai affascinante.

Ma improvvisamente il tutto è stato interrotto dall’intervento, in inglese, di Malkovich, il quale ha detto che il brano doveva essere suonato dal violinista in ginocchio, tant’è che pianista e violinista hanno iniziato daccapo, e durante l’esecuzione il violinista si è inginocchiato, ma è stato nuovamente interrotto da Malkovich; ed è stato a quel punto che mi sono infuriato mandando Malkovich, che pure ammiro come attore, al diavolo.

Io non credo che ci sia qualcuno che non conosce il celebre brano, ma ad ogni buon conto riporto i link di due esecuzioni dello stesso, il primo si può ascoltare su https://www.youtube.com/watch?v=ja5hQH9USIU eseguito da un’ottima cantante lirica, Aida Garifullina, per il quale You-Tube ha commesso un errore, attribuendo il brano a Schubert, la cui pure celebre Ave Maria è altra cosa.

L’altro link, https://www.youtube.com/watch?v=85D8CNVA5yg riguarda la esecuzione dello stesso da parte del celebre Andre Rieu, direttore d’orchestraviolinista e compositore olandese, il quale si esibisce con il suo celebre violino, uno Stradivari del 1687, il più antico conosciuto e unico esemplare al mondo.

Perché mi sono adirato tanto da rovinarmi la serata di capodanno, sino ad allora lietamente trascorsa giocando a tombola col mio bellissimo nipotino e altri familiari?

Perché gli interventi di Malkovich mi sono sembrati come una profanazione del divino, perché quelle musiche, quei pezzi, come tanti altri, non possono essere diversamente definiti, e vanno ascoltati, anche più volte, approfonditi e meditati: qualcuno mi definirà certamente intransigente, ma non ammetto che durante l’esecuzione degli stessi ci possa essere qualcuno che interrompe.

Chi è credente non si scandalizzerebbe se, durante una funzione religiosa, qualcuno si mettesse a cantare canzonette in chiesa, o interrompesse il prete mentre fa l’omelia?

Fatte queste considerazioni, auguro nuovamente a tutti i miei lettori e amici “buon anno”.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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