Papa Francesco non finisce mai di stupire, e, nonostante sin dall’inizio del suo pontificato abbia colpito per simpatia ed empatia, a cui dovremmo essere abituati, non cessa di sorprenderci per la chiarezza e la schiettezza delle sue parole, che sono costanti insegnamenti di spiritualità, aggiornata in relazione ai tempi correnti.
Sembra che le sue risorse, nonostante gli anni e gli acciacchi fisici, siano quelle di un giovane, perché esprimono gioia di vivere, vicinanza alla popolazione, sia quella seguace di Cristo e della Chiesa, sia quella che si ispira ad altre religioni.
Ci ha abituati, nei dieci anni del suo pontificato, alla essenzialità della vita, con un abbigliamento tutt’altro che ricercato, rifiutando orpelli ricchi ed appariscenti, ha voluto alloggiare in una struttura di tipo alberghiero rifiutando i lussi degli appartamenti vaticani, se ne va in giro con una utilitaria come milioni di persone, talvolta lo si trova in negozi che già frequentava prima di essere eletto Pontefice, come, ad esempio, un negozio di dischi in una stradina romana.
E ci ha abituati ad essere affabili con tutti, a colloquiare con i cattolici, ma anche con gli agnostici e gli atei; il lungo e cordiale rapporto con Eugenio Scalfari è solo uno degli esempi.
E ciò che lo distingue è la coerenza delle idee e degli insegnamenti, no alla guerra, no alla violenza, si alla disponibilità verso tutti, specialmente verso i più deboli e bisognosi, si a condizioni di vita decorose, si al lavoro adeguatamente retribuito in modo che nessuno possa negare alla famiglia un decoroso tenore di vita.
Ovviamente non può non colpire la sua rettitudine morale, come le varie battaglie messe in campo contro la pedofilia e la corruzione all’interno delle mura Leonine, che sono state spine nei fianchi anche di altri Pontefici, ultimo Papa Benedetto VI il quale, si dice, si dimise perché non aveva le energie per contrastarle come avrebbe voluto.
E ora Papa Francesco ci ha nuovamente stupiti e scossi con la sua lezione fatta qualche giorno fa con un dialogo con i giovani in un documentario su Disney+ “Amen” durante il quale ha parlato di sesso, Lgbt+, masturbazione, aborto, pornografia: un dialogo sul sesso a 360 gradi quello di Papa Francesco con i giovani, senza remore e metafore e senza peli sulla lingua.
Dichiarazioni sorprendenti sul sesso: “E’ una delle cose più belle del mondo” ha esordito Papa Francesco.
E lo ha confermato parlando della masturbazione.
“Il sesso è una delle cose belle che Dio ha dato alla persona umana -ha ripetuto- esprimersi sessualmente è una ricchezza. Allora tutto ciò che sminuisce la reale espressione sessuale sminuisce anche te, e impoverisce questa ricchezza in te. Il sesso ha una sua dinamica, ha una sua ragion d’essere” insiste il Pontefice.
Parlando poi di pornografia e Lgbt+ (*) ha ribadito: “L’espressione dell’amore è probabilmente il punto centrale dell’attività sessuale. Allora tutto ciò che te lo trascina da un’altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l’attività sessuale” spiega Papa Francesco ammettendo anche che i cristiani non hanno sempre avuto una catechesi matura sul sesso.
Papa Francesco tocca anche il tema della pornografia, dicendo che “Chi è dipendente dalla pornografia è come se fosse dipendente da una droga che lo mantiene a un livello che non lo lascia crescere”.
Centrale anche il tema della comunità Lgbt+ e il rapporto con la Chiesa.
Una ragazza spagnola non binaria (**) e cristiana ha chiesto al Papa se sa cosa sia una persona non binaria, e secondo l’Osservatore Romano, il Papa avrebbe detto di sì.
Poi la stessa ragazza gli ha chiesto se nella Chiesa c’è spazio per la diversità sessuale e di genere, e il Papa ha risposto:“Ogni persona è figlia di Dio, ogni persona. Dio non rifiuta nessuno, Dio è padre. E io non ho diritto a cacciare nessuno dalla Chiesa. Non solo, il mio dovere è di accogliere sempre. La Chiesa non può chiudere la porta a nessuno. A nessuno”.
In più, Papa Francesco ha criticato chi esclude il mondo Lgbt+ dalla Chiesa appellandosi alla Bibbia dicendo: “Queste persone sono infiltrati che approfittano della Chiesa per le loro passioni personali, per la loro ristrettezza personale. È una delle corruzioni della Chiesa”, accusa Bergoglio.
Nel colloquio c’è spazio anche per l’aborto. Il Papa ne parla facendo riferimento alla scienza. «Il problema dell’aborto deve essere visto scientificamente e con una certa freddezza» ha detto ricordando che sin dal primo mese di concepimento è già delineato il Dna.
“Non si tratta solo di un mucchio di cellule che si sono unite, ma di una vita umana quindi, la domanda da porsi quando si parla di moralità è se sia lecito eliminare una vita umana per risolvere un problema. Se vado da un medico, è lecito assumere un sicario per togliere una vita umana per risolvere un problema?”.
Temi caldi e molto sentiti da questa società, che denotano come Papa Francesco ha orientamenti molto più avanzati di tanti all’interno del Vaticano, da parte dei quali ci sarà una ulteriore levata di scudi contro di lui.
Ma le sue idee sono addirittura più avanzate di tanti laici che affollano lo scenario politico e sociale del nostro paese.
A prescindere da coloro, anche politici, che vorrebbero fare un salto all’indietro di decenni per “frenare il degrado del genere umano”, come si affannano a dire, c’è un rilevante numero di persone, prevalentemente di età avanzata, che si sentono a disagio di fronte a determinati argomenti che riguardano anche il sesso, il quale, secondo loro, è una parte della vita che dovrebbe essere tenuta nascosta, della quale non si dovrebbe mai parlare, men che meno con i giovani.
Papa Francesco ha dimostrato anche questa volta di essere avanti anni luce, e con le sue parole ha insegnato che di sesso non solo si deve parlare, ma che va inquadrato tra le cose belle che Dio ha donato al genere umano, che non deve essere demonizzato e come esso va praticato.
Auguri per una Santa Pasqua 2023.
= = = = =
(*) LGBTQ+ è l’acronimo di Lesbica, Gay, Bisessuale, Transgender, Queer, e individua tutte quelle persone che non si sentono pienamente rappresentate con l’etichetta di donna o uomo eterosessuale. Le famiglie LGBT+ (altrimenti denominate “arcobaleno”) hanno adottato questo acronimo alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, ed esso è ormai divenuto di uso comune in Italia e all’estero, per indicare una diversa identità di genere.
(**) Non binaria è detto di persona che rifiuta lo schema binario maschile-femminile nel genere sessuale e, a prescindere dal sesso attribuito alla nascita sulla base delle sue caratteristiche fisiche, non riconosce di appartenere solo al genere maschile o femminile.