La pandemia da Covid.19 oggi (dati al 3 aprile 2020): -Popolazione mondiale 7.miliardi e 500.milioni circa -Numero contagiati nel mondo 1.000.057 –Percentuale contagiati nel mondo 0,013% -Numero deceduti nel mondo 51.485 -Percentuale dei deceduti nel mondo 0,00069%.
La pandemia da Spagnola del 1918-1920: -Popolazione mondiale 2.miliardi –Numero contagiati nel mondo 500.milioni –Percentuale contagiati nel mondo 20,00.% -Numero deceduti nel mondo 100.milioni –Percentuale deceduti nel mondo 5,0.%.
Nella prima parte di questo scritto abbiamo accennato alle pandemie nella storia della umanità, evidenziando come la più devastante fu quella denominata “Spagnola”.
La Spagnola si manifestò esattamente un secolo fa, nella primavera del 1918, qualche mese prima della fine della “Grande Guerra” e aggiunse altri morti a quelli dei campi di battaglia, una disgrazia che faceva seguito a un’altra disgrazia; c’è una teoria secondo la quale la Spagnola sia strettamente legata alla guerra per diverse ragioni, una delle quali è che essa sia stata introdotta in Europa dalle truppe militari americane; il nome, che fa pensare alla Spagna (dove venne colpito anche il Re Alfonso III), non ha alcuna attinenza con l’origine della stessa, sembra che sia stato attribuito solo perché in Spagna, all’epoca, non esisteva alcuna censura come negli stati belligeranti, e fu proprio in quel Paese che vennero date le prime informazioni, ed è a questo paese che le masse erroneamente attribuirono l’origine del contagio.
Non è stato mai chiaramente individuato in quale paese sia iniziato il contagio della Spagnola, qualcuno ha sostenuto che sia stato nel Kansas, nella contea di Haskell; sembra comunque certo che alla fine del 1917 una prima ondata si sia manifestata nei campi militari statunitensi, e che, quindi, la trasmissione sia avvenuta tramite i contingenti militari americani che si trasferirono in Europa per partecipare alla Grande Guerra.
I campi militari e gli ospedali sovraffollati per la cura di migliaia di soldati vittime anche di attacchi chimici e di altre ferite di guerra erano luoghi ideali per la diffusione del virus; ogni giorno in essi transitavano circa 100.mila soldati; è stata fatta l’ipotesi che il virus della Spagnola sia stata la mutazione di un precedente virus portato dagli uccelli, mutato a seguito del suo trasferimento nei maiali, che venivano tenuti nei pressi del fronte e la loro carne era a volte utilizzata per il cibo delle truppe.
Ma c’è anche chi ha ipotizzato che l’influenza abbia avuto origine in Asia, probabilmente in Cina, e che il virus, giunto negli Stati Uniti, a Boston, sia mutato, e che successivamente sia stato portato, in Europa, e che qualcuno lo abbia poi portato, non si sa come, a Brest, in Francia, il che fa tornare alla originaria ipotesi che il veicolo sia costituito proprio dalle truppe statunitensi; ma qualcuno ha anche sostenuto che l’influenza avesse avuto origine in Austria già all’inizio del 1917.
Una ricerca dello storico americano, il Prof. Mark Humphries, del Memorial Newfoundland in Canada, ha evidenziato che, dallo studio di alcuni documenti recentemente rinvenuti, l’origine della pandemia possa essere stato un effetto collaterale della guerra, cioè la mobilitazione di circa 96.mila lavoratori cinesi chiamati a prestare servizio dietro le linee britanniche e francesi, collegandola al virus di una malattia respiratoria che avrebbe colpito la Cina settentrionale nel novembre 1917, successivamente ritenuta identica alla Spagnola da funzionari della sanità cinese.
Questa dettagliata descrizione viene fatta non per uno sterile desiderio di tediare il lettore, ma solo per evidenziare l’estrema incertezza dell’origine di quella pandemia, incertezza alla quale non si sottrae l’origine del Covid.19, come abbiamo evidenziato in un precedente articolo.
L’esperienza passata insegna che le pandemie possono avere due o più ondate, vale a dire che, mentre si crede che stia per terminare, riemerge, come si teme stia avvenendo in Cina; ecco il motivo per il quale, fino a quando non si dispone di un antidoto efficace, e l’unico che si intravede è un vaccino, non bisogna mai abbassare la guardia.
Nel caso della Spagnola, la seconda ondata si verificò alla fine del 1918 e fu più micidiale della prima.