Ripartiamo col Nautilus per un giro in città, tra il mangiarsi il fegato e l’avvio della campagna elettorale.
Piange il periscopio nell’inquadrare tanti cavaiuoli, piccoli, medi, grandi e vecchi, uomini e donne, che, in dispregio di norme, disposizioni e tutela della propria e dell’altrui salute, beatamente vanno in giro senza mascherina, talvolta ne sono totalmente privi, altri la tengono appesa al collo a guisa di collana o guinzaglio, altre volte legata al gomito o al polso, e non si preoccupano nemmeno di stare distanti dagli altri, anzi, più ne sono privi, più si avvicinano ai loro simili, incoscienti se anch’essi sono senza mascherina, povere vittime che, pure rispettando norme e cautele, cercano di scansarli, talvolta facendo finta di non vedere anche quelli che conoscono, talvolta cambiando strada o marciapiede: a volte inutilmente in quanto il buzzurro non mascherinato ti viene a cercare e beatamente si avvicina e manca poco che ti dia un bacio sulla guancia o sulla bocca.
E non parliamo, poi, degli assembramenti in piedi, sotto i portici, all’interno dei negozi, bar, profumerie, abbigliamento, gastronomie e di tutto il ben di Dio (che li fulmini) che offre la città; per non parlare di quelli seduti nelle pizzerie, ristoranti, rosticcerie, fast-food e distributori di variegate cibarie che in tanti fanno la corsa ad acquistare, consumare in loco o portare a casa; sembra che nell’epoca moderna, Covid o no, nessuno voglia più dedicarsi ai fornelli a casa propria, e fanno ridere le trasmissioni “specializzate” che, specialmente all’ora di pranzo, vengono diramate sui principali canali televisivi, dal vecchio programma, seguitissimo, di Antonella Clerici “La prova del cuoco”, a quello successivo della Elisa Isoardi, giornalista e conduttrice televisiva che con grande “nonchalance” passa da un programma ad un altro.
Ora sembra che la Clerici si sia presa la rivincita, e pure lei, con un bel “colpo d’anca”, ha buttato fuori la rivale, e tra poco riprenderà a deliziarci con i suoi cuochi colorati.
Mi chiedo a chi siano dedicate queste trasmissioni se nessuno più ha voglia di cucinare e a quell’ora sono tutti indaffarati in giro a comprare il vettovagliamento, con assembramenti incredibili e mascherine inesistenti.
Una curiosità, forse mi son perso qualche passaggio: ma non è ancora in vigore una ordinanza dell’amabile De Luca che prevede, fra l’altro, a parte il lanciafiamme, anche una multa fino a mille euro per chi non indossa la mascherina e la chiusura fino a 30 giorni per gli esercenti che non evitano gli assembramenti?
E se l’amministrazione è a corto di quattrini, perché non manda in giro i Pizzardoni a multare tanti incoscienti?
E giacché il periscopio teme che, tra assembramenti e mancanza di mascherine anch’egli possa contrarre il virus, mogi-mogi ce ne torniamo in rada.
E tanti “caldi” saluti da Capitan Nima.