Con la calura è piacevole salpare con il Nautilus e guardarsi un po’ in giro, sott’acqua si sta meglio.
Tornano i contagi da Covid.19
In queste calde e afose giornate ferragostane c’è qualcosa che preoccupa molto, la incombente minaccia di una ripresa dei contagi da Coronavirus causata dalle liberalizzazioni che Governo e Regioni hanno deciso per tentare di risvegliare l’economia estiva.
Purtroppo, per come siamo fatti noi italiani, liberalizzare vuol dire lasciarsi andare senza tener conto che il virus è costantemente presente e pronto a colpire, com’è accaduto vicino a noi, all’Hotel La Sonrisa, area stabiese.
Ma non è solo questo il fatto nuovo in quanto quotidianamente constatiamo dappertutto assembramenti, mancato rispetto della distanza di sicurezza, mancato uso delle mascherine, folle di persone che si danno alla pazza gioia nelle discoteche, sui lidi balneari, dinanzi ai bar, nei ristoranti e pizzerie, sulle passeggiate, beatamente accostati come se tutto fosse finito.
E anche qui a Cava basta fare una passeggiata per il corso porticato e… mangiarsi il fegato.
Speriamo che il Padre Eterno ce la mandi buona e che il prossimo mese di settembre non capiti qualcosa che costringa ad un nuovo lockdown.
Altrimenti saranno, come suol dirsi, cavoli amari.
Allarme nella zona stabiese
E’ di pochi giorni fa la notizia, divulgata inizialmente tramite FB, di un focolaio di contagio nel Comune di Sant’Antonio Abate.
Ventisette casi positivi, sembra tutti asintomatici, nell’Hotel La Sonrisa, quello delle cerimonie faraoniche di cafoni e boss camorristici, e nel vicino ristorante Villa Palmentiello.
Il focolaio si è sviluppato dopo un festino che ha contagiato sia i dipendenti delle strutture, sia alcuni ospiti; e si sta tentando di ricostruire i contatti, cosa purtroppo non facile, sembra che l’omertà imperi.
Il Governatore De Luca aveva subito decretato un mini-zona rossa, confinando immediatamente le strade circostanti, ma il Sindaco Ilaria Abagnale ha deciso la chiusura dell’intero Comune fino al 25 agosto, temendo che il focolaio sia più grave di quanto finora emerso; chiusi anche il Cimitero, il Centro raccolta rifiuti, i centri estivi, i parchi pubblici, i centri di aggregazione, palestre e centri sportivi.
Gli uffici pubblici sono interdetti al pubblico, sembra il ritorno al pieno lockdown di qualche mese fa.
E’ in corso la non facile ricostruzione dei contatti per individuare altri che possono essere stati contagiati, probabilmente residenti anche nei comuni limitrofi (Castellammare e Gragnano) e si prevedono tamponi per tutti gli abitanti della città.
Queste le conseguenze della stupidità di tutti quelli che hanno creduto che il virus fosse stato sconfitto, e hanno allentato i rigori della protezione individuale.
Fra l’altro sembra che i proprietari dell’Hotel facciano resistenze a segnalare alle autorità le persone che hanno partecipato al “festino”, il che lascia sospettare che tra esse ci fosse anche chi probabilmente ha qualcosa da nascondere, o ha precedenti con la giustizia, oppure è evaso dagli arresti domiciliari.
Le prossime elezioni e la riduzione dei numero dei parlamentari
Meno male che c’è pure qualche notizia meno allarmante, come ad esempio l’inizio della campagna elettorale che ci porterà al voto del 20 e 21 settembre per la elezione dei sindaci in varie città d’Italia, Cava compresa, e per il referendum indetto per la diminuzione dei parlamentari fortemente voluto dal M5S, per il rinnovo di alcuni Consigli regionali, tra i quali quello della Campania, e per la elezione suppletiva dei 3 senatori in Sardegna e 9 nel Veneto.
Non tutti i partiti, pure quelli della maggioranza, sono completamente d’accordo che il numero dei parlamentari venga così drasticamente ridotto, con motivazioni che a volte sfiorano il ridicolo; qualcuno addirittura sostiene che la riduzione dei parlamentari crea un “vulnus” alla democrazia rappresentativa, giacché si ripercuote pari-pari sui collegi elettorali che eleggerebbero meno deputati e senatori.
E allora? Sembra normale che se il parlamento nella sua interezza riduce i parlamentari la cosa si ripercuote sui collegi elettorali, significando che se in Campania, ad esempio, durante le precedenti elezioni politiche sono stati eletti 60 deputati e 29 senatori, alle prossime elezioni si ridurranno a 38 deputati e 18 senatori.
Quale sia il danno alla democrazia francamente non si comprende; certamente non sarà un grande risparmio sui costi dell’apparato parlamentare, ma certamente il segnale è forte, e chi sostiene che il numero degli attuali parlamentari è eccessivo oltre che dannoso, non può non apprezzarne la riduzione.
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Prima di rientrare in rada avevo deciso di dare uno sguardo al Lido Scacchiera per vedere come va la campagna elettorale nella nostra città.
Poi ho pensato che il boccone è troppo ghiotto per ridurlo ad una escursione periscopica, per cui mi riservo di dedicare un pezzo separato.
Buon residuo ferragostano da Capitan Nima.