Lo SPI, il sindacato dei Pensionati della Cgil, al servizio dei cittadini
Tra pochi giorni si apre il “Centro di ascolto”
In data 14 aprile scorso, presso la sede dello “SPI – Sindacato dei Pensionati Italiani”, emanazione della CGIL, si è tenuta una importante riunione per parlare di uno dei problemi che negli ultimi tempi più affliggono gli italiani, vale a dire il diritto alla salute e alle cure.
Cose che dovrebbero essere garantite al cittadino attraverso una organizzazione efficiente che, partendo dal Ministero della Salute, e percorrendo i gradini previsti dal SSN di una lunga scala che passa per le Regioni, le Asl, gli Ospedali, e i Medici di base, giunga fino al singolo utente beneficiario.
La spesa sanitaria nel nostro paese è uno dei più onerosi gravami sul nostro bilancio pubblico, e dovrebbe essere annualmente adeguata alla comunità, tenendo conto che nel nostro paese l’età media della popolazione cresce, le nascite sono sempre di meno, la popolazione invecchia, e con la maggiore età crescono le esigenze di cura.
Ma, nonostante ciò, la spesa sanitaria da qualche tempo diminuisce. Basta riflettere sul fatto che in Italia la spesa sanitaria, nell’anno 2021 (ultimo dato disponibile) vale il 7,2% del PIL.
E’ un elemento che non sembra avere molto senso.
Ha più senso, a nostro parere, confrontare la spesa pubblica pro-capite in Italia (1921,00 euro) rispetto a quella della Germania (4108,00 euro più del doppio che da noi), a quella della Francia (3355,00 euro) e del Regno Unito (3101,00 euro).
Ovviamente, più si va avanti, più la popolazione invecchia, più crescono le esigenze sanitarie dei cittadini, i quali sempre più spesso vengono sballottati tra Ospedali, Medici di base, Asl, e, nonostante nella nostra città abbiamo il privilegio di avere a disposizione un doppio canale (Asl e Azienda Universitaria Ruggi d’Aragona), sembra che le cose vadano sempre peggio.
E spesso il cittadino non sa a chi rivolgersi.
Lo SPI di Cava ha fatto un primo passo, vale a dire ha messo a disposizione le sue competenze e la sua struttura, in Via Atenolfi, tel. 089.2859193, 089.2848905.
Nella riunione del 14 aprile, alla quale hanno partecipato Francesco Nunziante, Segretario dello SPI metelliano, Francesco Musumeci, coordinatore del progetto, Assunta Medolla, che cura i rapporti con le Istituzioni, Carlo Russo, responsabile provinciale dell’Associazione per la tutela dei diritti del malato, e l’estensore di questa nota, per i rapporti con la stampa, è stata gettata la base per aprire un centro di ascolto.
E’ imminente l’affissione di un manifesto per informare la cittadinanza.
L’occasione è valsa anche per una informativa ad ampio raggio sull’Ospedale di Comunità, la Casa di Comunità, la Casa del parto, che, grazie ai fondi europei del PNRR, saranno realizzati nella nostra città.
Un’anticipazione: la zona nella quale è prevista la costruzione del tutto è quella di Via Gramsci, dov’è attualmente la sede dell’Asl.
Faremo seguito per ulteriori aggiornamenti.