Se, come sembra, la Legge di bilancio 2023 verrà approvata dal Senato così com’è adesso (il testo è già stato approvato dalla Camera), per i proprietari di immobili vi sono molte conferme e qualche novità; alcune riguardano anche gli inquilini.
Dalla stampa specializzata riportiamo i seguenti commenti.
Superbonus al 90%
Dal primo gennaio molti condomini dovranno dire addio alla maxi-detrazione del 110% e accontentarsi del 90%. Ma non mancano le eccezioni. Per i condomìni, il Superbonus continuerà ad avere un’aliquota al 110% se l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) è stata presentata entro il 31 dicembre 2022. Se le delibere assembleari portano una data compresa fra il 19 e il 24 novembre 2022, per conservare il 110% la Cilas (o la richiesta del titolo abilitativo) deve essere stata presentata entro il 25 novembre 2022.
Per gli edifici fino a 4 unità immobiliari, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti, il Superbonus continuerà ad avere un’aliquota al 110% solo se la Cilas è stata presentata entro il 25 novembre 2022 o se il titolo abilitativo, relativo ad un intervento di demolizione e ricostruzione, è stato richiesto entro il 31 dicembre 2022. Il governo ha cercato anche di sbloccare la montagna di crediti incagliati presso gli istituti di credito. Il numero massimo di cessioni da parte di soggetti qualificati passerà da quattro a cinque. La prima sarà libera, poi ce ne saranno tre (e non più due) verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni e, alla fine, avverrà il trasferimento da banca a correntista partita Iva.
La norma salva-mutui
Dal primo gennaio, le banche saranno costrette ad accettare la richiesta di passaggio dal tasso variabile a quello fisso. Ma solo a tre condizioni: il mutuo non deve superare i 200mila euro, l’Isee dei richiedenti non deve essere superiore ai 35mila euro e non bisogna avere rate arretrate. Il nuovo tasso applicato dalle banche verrà scelto con un meccanismo articolato: tra il minore Irs a 10 anni (l’indice di riferimento dei mutui a tasso fisso) e quello attivabile per la durata residua del mutuo. Questo non comporta, automaticamente, che il nuovo tasso sarà inferiore a quello attualmente previsto. Le rate però saranno a prova di sorprese e resteranno fisse. Oggi, a esempio, per un prestito trentennale il tasso applicato è di poco superiore al 3,5%.
Cedolare secca
Confermata la cedolare secca per l’affitto degli immobili per abitazione. I proprietari potranno scegliere se pagare le imposte sul reddito derivante da locazione applicando l’aliquota Irpef o la cedolare secca. Si tratta di un’imposta sostitutiva con due aliquote. La prima, del 10%, si applica sui contratti a canone concordato, la seconda, al 21% sui contratti d’affitto a canone libero di immobili locati a fini abitativi. La cedola esonera anche dal pagamento dell’imposta di registro alla registrazione del contratto, di quella di bollo all’atto di registrazione, delle addizionali Irpef, comunali e regionali.
Mobili ed elettrodomestici
Torna più ricco il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici: il tetto di spesa per il 2023 non sarà di 5 mila euro ma salirà a 8 mila euro. Il tetto di spesa resta invece confermato a 5 mila euro per il 2024. Prorogato fino al 2025 il credito di imposta del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Potrà essere utilizzato direttamente in dichiarazione dei redditi, in cinque quote annuali di pari importo, oppure mediante le opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito).
Case green
Torna la detrazione del 50% dell’Iva per l’acquisto di immobili in classe energetica A o B. Il bonus sull’Iva sarà cumulabile anche con le altre agevolazioni sugli acquisti di immobili ristrutturati da imprese, come pure sui costi di realizzazione dei nuovi box in vendita insieme alle abitazioni.
Prima casa per under 36
Prevista una proroga al 31 dicembre 2023 per l’agevolazione per l’acquisto prima casa per under 36. L’incentivo prevede l’esenzione delle imposte per le compravendite di prima casa e per il mutuo. L’agevolazione è prevista per chi non ha compiuto i 36 anni al momento del rogito e con Isee non superiore ai 40mila euro.