Questa mattina tutti i telespettatori che si sono sintonizzati sulle reti Rai per assistere alla Parata Militare in onore della Festa della Repubblica, hanno avuto modo di vedere il Presidente, Sergio Mattarella, giungere in via dei Fori Imperiali a bordo di una scintillante Lancia Flaminia decapottabile carrozzata da Pininfarina nel 1961.
Una scelta di aristocratica eleganza quella di Mattarella. Niente a che vedere con la limousine esagerata di Donald Trump, né con la Cadillac One, soprannominata “the beast”, di Barack Obama, che non denotava maggior sobrietà.
La Flaminia, amata e riscoperta proprio dal presidente Mattarella, è una delle quattro che furono costruite dal carrozziere torinese Pininfarina per volere di Giovanni Gronchi. Una quinta fu donata da Gronchi alla Regina Elisabetta II in occasione della sua visita a Roma nel 1961.
La peculiarità di quest’auto è un motore che sa andare ad andatura di parata, ossia lentissima (4-6 km/h), per seguire la scorta a cavallo nelle sfilate. Come tradizione per le auto da parata Pininfarina diede ad ognuna di esse un nome proprio: Belfiore, Belmonte, Belvedere e Belsito. Di queste sono sopravvissute nel garage presidenziale solo Belvedere e Belsito, mentre le altre due sono state vendute all’asta.
La Lancia Flaminia rappresenta, indubbiamente, il prestigio italiano. Perfetto simbolo, senza tempo, dell’eleganza, della classe, del modo raffinato di essere italiana. Unica a fregiarsi, senza possibili confronti, del riconoscimento di auto presidenziale per antonomasia. Simbolo del lusso e del gusto italiano, dominatrice della scena anche quest’anno è stata la maestosa, affascinante Lancia ultracinquantennale. Una classe, ineguagliabile e senza tempo.