In provincia di Avellino c’è un Istituto scolastico per l’infanzia che è una eccellenza in Campania; la sede è a Montoro e, oltre all’asilo nido, finora ospita bambini dalla 1^ alla 5^ elementare, pochi alunni che vengono scrupolosamente seguiti da Insegnanti molto abili e affidabili.
E’ la “Scuola Paritaria dell’Infanzia Mons. G. Cipolletti Giosuè – Cipolletti Onlus, English Curriculum School”, particolarmente dedicata allo studio delle lingue, prevalentemente l’Inglese, con docenti in madrelingua che istruiscono i bambini, fin dalla prima classe elementare, a “pensare” in inglese.
Una didattica all’avanguardia coordinata dal Direttore Didattico Prof. Gaetano Criscitiello, affidata alla Direttrice Emilia Sica, che guidano un corpo insegnanti molto abile anche nella comunicazione con i bambini.
I quali sono entusiasti perché si vedono al centro dell’attenzione; nel periodo più pericoloso della pandemia, pure essendo stati a casa per mesi interi, erano collegati in DAD, ed erano molto presi sia durante le lezioni distanza, ma anche dopo il collegamento, per la preparazione dei compiti che avrebbero mostrato il giorno successivo; ovviamente ad essi mancava il contatto diretto con gli Insegnanti e gli amichetti, ma non si sono mai annoiati.
L’ultima iniziativa che la Scuola Cipolletti ha organizzato, insieme alla Fondazione De Chiara-De Maio di Roma, presso l’Opificio Industriale DMD di Solofra, realizzata a conclusione dell’anno scolastico 2020-2021 con il titolo “Niente ansia da Covid – Musica e arte per il benessere – Progetto emboided cognition oriented per l’infanzia””.
La Fondazione De Chiara-De Maio si occupa della progettazione e realizzazione di iniziative e attività culturali attraverso mostre e pubblicazioni in collaborazione con musei, studiosi e professionisti di settore, con la divulgazione di opere di artisti celebri, ma anche di quelli meno noti, con particolare attenzione ai territori di appartenenza.
Tale Fondazione, infatti, ha la precisa volontà di valorizzare e promuovere il patrimonio artistico e culturale territoriale, operando in sinergia con amministrazioni locali, associazioni, operatori culturali, mondo produttivo e comunità, sicuri dell’idea che con la cultura si possa creare crescita e benessere a beneficio dell’intero territorio, tramite amici della fondazioneche, senza distinzione di sesso, colore, religione, carica politica e professione, possano apportare in ogni istante il loro contributo, operando prevalentemente nel mondo scolastico.
L’evento è stato riportato da numerose testate giornalistiche irpine, ed è stato patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dal Dipartimento di Medicina della Scuola Medica Salernitana, dalla Regione Campania, dalla Provincia di Avellino, dai Comuni di Avellino, Solofra, Serino, Montoro e Marzano di Nola, con la collaborazione dell’Unic-Concerie, DMD, Graziano Buonanno e Ff, Chime, Seici, Postenet, Soccorso Solofra-Onlus.
Tutte le attività e le opere sono state raccolte in un interessante volume, curato dalla Prof.ssa Giulia Savarese, responsabile scientifica del progetto, edito dalla Fondazione De Chiara-De Maio, nel quale è evidenziato, tra l’altro, la capacità di adattamento dei ragazzi, che deve essere di esempio per gli adulti i quali hanno l’obbligo di insegnare ai ragazzi la bellezza che tocca il cuore e l’anima, e che una buona classe “non è un reggimento che marcia allo stesso passo ma è come un’orchestra che suona la stessa sinfonia”.
La manifestazione è stata aperta con un intervento musicale a cura dei Maestri Luigi Gagliardi e Aldo Botta, al quale ha fatto seguito una tavola rotonda di presentazione dei progetti realizzati dai bambini.
Per la parte relativa all’arte i bambini i bambini sono stati seguiti dalla Prof.ssa Paola Picciocchi.
Nel corso della serata è stata esposto il dipinto “Mosè salvato dalle acque” attribuito ad Antiveduto Gramatica, un pittore barocco di fine ‘500.
I bambini della Scuola Cipolletti sono particolarmente sensibili alle opere pittoriche; due anni fa, in occasione della celebrazione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, essi realizzarono un progetto su questo nostro Artista e, in particolare, sulla sua opera più nota, la Gioconda, esposta al Louvre di Parigi; il progetto venne molto apprezzato e la Scuola, oltre agli encomi da parte delle autorità scolastiche, vinse anche premi in moneta e una biblioteca offerta dalla Mondadori.
Qualche studente, particolarmente colpito dalla Gioconda, espresse il desiderio di andare a Parigi a vederla di persona, e i genitori lo accontentarono; questo episodio, uno dei tanti che ci sovviene, fa comprendere lo spirito con il quale i bambini studiano e il loro coinvolgimento.
Questo è il livello di una scuola di eccellenza, con la quale tanti Istituti scolastici, privati e pubblici, dovrebbero rapportarsi, per far sì che il futuro della nostra Società venga affidato a persone colte, esperte, poliedriche e di larghe vedute.