scritto da Nino Maiorino - 18 Maggio 2023 07:21

Impariamo a risparmiare

Ma soprattutto insegniamolo ai nostri figli e nipoti

Tempi duri quelli che stiamo vivendo, per il clima, che ci sta regalando tante sorprese, facendoci pagare tutte le violenze che negli anni passati abbiamo fatto al territorio e alla natura, con stravolgimenti climatici che sono sotto gli occhi di tutti, dannose inondazioni come quelle che hanno colpito l’Emilia-Romagna, ma anche frane a smottamenti come quelli che quotidianamente si verificano anche nella nostra città, eventi che, fortunatamente per noi, sono meno nocivi che altrove.

Una volta si diceva che erano finite le mezze stagioni, oggi sembra che nemmeno questo si possa dire perché a metà maggio è tornato l’inverno, e qualche buontempone ci scherza sopra dicendo che per vedere le quattro stagioni bisogna andare solo in pizzeria!

E non sono da meno le conseguenze della guerra in Ucraina, che in un anno ci hanno procurato danni economici enormi, tra aumenti dei costi energetici, delle spese alimentari e di tanto altro.

Tutto ciò ha influito negativamente sui nostri risparmi i quali, già in calo per le necessità di sopravvivenza, sono stati ulteriormente danneggiati dalla inflazione che nel nostro paese viene calcolata all’8,7% per l’anno in corso, negli ultimi 12 mesi è pari al 9,2, con una media nel 2022 dell’8,1%: in pratica 1000 euro oggi valgono meno di 900.

Ma noi siamo definiti un popolo di formiche, per la innata abitudine a risparmiare, e un ritorno al vecchio salvadanaio, un obbligo a risparmiare tot euro al giorno e a versarli nel vecchio porcellino di creta, non guasterebbe.

Basta riflettere che se ci abituassimo a versare nel salvadanaio 1 euro al giorno, a fine anno ci troveremo un gruzzoletto di 365.euro.

Se riuscissimo a inserire nel salvadanaio 5 euro al giorno, a fine anno il gruzzoletto sarebbe di 1825 euro: certamente non male.

Dicevamo che noi italiani siamo come le formiche, tant’è che, nonostante tutto, il risparmio nel nostro paese ha superato i 5300.miliardi, ed è cresciuto di quasi 1700.miliardi nell’ultimo decennio, +50% (dati de Il sole 24 ore, ndr).

Sintomatica la constatazione che il denaro viene lasciato sui c/c o c/deposito (31%), è meno investito in titoli di Stato (-67%) segno di minor fiducia verso gli stessi, mentre sono cresciute le polizze assicurative (+ 78%) che coprono il 23% del totale dei risparmi; per l’incertezza del futuro i nostri compaesani si rifugiano nelle coperture assicurative.

Per aumentare le possibilità di risparmio esiste un sistema chiamato “Metodo 50/30/20”, poco conosciuto ma molto efficace, in base al quale si possono facilmente accumulare molti soldi, almeno così dicono gli esperti.

Il metodo 50-30-20 prevede di destinare il 50% del proprio reddito per le spese essenziali, il 30% per quelle variabili e il 20% per il risparmio.

Le spese essenziali sono quelle che ci servono per vivere: affitto della casa o mutuo, alimentazione, bollette delle utenze, spese per i trasporti, ecc.

Le spese variabili riguardano le spese non necessarie, come le spese per l’intrattenimento, oppure le spese impreviste.

La palestra, il ristorante, un paio di scarpe nuove rientrano nella prima categoria, ma una riparazione all’auto, un guasto in casa ad un elettrodomestico, ecc. rientrano nella seconda categoria.

Un quinto dello stipendio dovrebbe andare al risparmio, per obiettivi di medio e lungo termine.

Uno dei principali vantaggi di questo metodo è la sua semplicità. Non è necessario avere conoscenze finanziarie particolari per metterlo in pratica, basta seguire il semplice schema di suddivisione delle spese.

Inoltre, il metodo 50-30-20 consente di avere una visione d’insieme delle proprie finanze e di capire come vengono utilizzati i propri soldi.

Questo metodo permette di avere un equilibrio tra le spese essenziali e quelle variabili.

In questo modo, non si rischia di spendere troppo per le spese non indispensabili e si riesce a risparmiare una quota importante del proprio reddito.

Questo sistema non vuole essere una soluzione universale ma adattato alle proprie esigenze può essere una buona strategia per iniziare ad accantonare del denaro efficacemente.

E’ però indispensabile segnare quotidianamente, in un’agenda o un brogliaccio, le spese giorno per giorno.

Vi è poi la questione fondamentale di adottare una strategia di diversificazione del risparmio investito; la statistica pubblicata all’inizio è indicativa degli orientamenti degli italiani, e sembra abbastanza condivisibile; certamente una ulteriore diversificazione è possibile, ma con la guida di un esperto del settore.>>>>>>

 

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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