Tutti sono convinti che, quando un Governo è provvisorio giacché è dimissionario ed è in vita per la sola ordinaria amministrazione fino alla formazione di un nuovo Governo, decisioni importanti non possono essere adottate se esulano, appunto, dall’ordinaria amministrazione.
Ma cosa avviene, in carenza di un governo con pieni poteri, se occorre adottare decisioni urgenti che vanno oltre la ordinarietà come, ad esempio i recenti bombardamenti che gli Usa, la Francia e la Gran Bretagna hanno fatto in Siria per distruggere i depositi di armi chimiche che il dittatore Bashar al-Assad avrebbe utilizzato contro le truppe ribelli, ma che avrebbero fatto migliaia di vittime civili, e bambini morti asfissiati le cui immagini hanno scosso il mondo intero?
A questa azione di guerra il nostro Paese non ha partecipato direttamente, e non ha nemmeno messo a disposizione le basi militari della Nato che ospitiamo, ma la decisione comunque è stata presa: da chi?
Quasi nessuno sa che esiste il Consiglio Superiore di Difesa, organismo istituito nel 1950, che ha competenza specifica sulla politica militare dello Stato ed è presieduto dal Presidente della Repubblica, Vice presidente il Presidente del Governo, ed è composto anche dai Ministri degli Affari Esteri, della Difesa, dell’Interno, dell’Economia e Finanze, dello Sviluppo Economico e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa. C’è inoltre un Segretario, nominato dal Consiglio stesso, che è un Organo permanente autonomo, nel senso che non cambia con il mutare delle cariche istituzionali dello Stato.
Su invito possono farne parte anche i vertici dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, istituzioni che rappresentano la continuità della Repubblica nonostante la discontinuità della politica; quando c’è un vuoto di potere, come nell’attuale situazione, si espande il potere del Presidente della Repubblica, nel senso che esso diventa una specie di “reggitore dello stato”, come tanti costituzionalisti hanno asserito.
Anche se nessun organo di stampa ne ha fatto cenno, è certo che la decisione di non partecipare direttamente ai bombardamenti in Siria sia stata adottata proprio da questo Organo, previsto dall’art. 87 della Costituzione.
Questo, ovviamente, è il caso più eclatante dell’attuale situazione; è chiaro che vi sono casi di problemi meno importanti che comunque vanno risolti quotidianamente, e ai quali, in assenza di poteri dell’attuale Governo e di “incompetenza” del Parlamento, accudiscono vari organi dello Stato che evitano, così, una paralisi che potrebbe durare anche diversi mesi, e non solo in Italia; prima di noi è capitato in Spagna, in Belgio, in Grecia e qualcuno ha detto che senza un Governo legittimamente nominato, tutto sommato si governa anche meglio, proprio grazie ai poteri di organi in parte sconosciuti che comunque portano avanti il paese.
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Qualche giorno fa, proprio durante i bombardamenti che gli Usa, la Francia e la Gran Bretagna hanno fatto in Siria, nelle acque del porto di Napoli è comparso un sottomarino che ha provocato le ire del Sindaco De Magistris il quale, quando vede qualche natante da guerra nelle “sue acque” partenopee, dà in escandescenze e incomincia a imprecare contro la Nato, gli Usa, dimenticando che il nostro paese, quale componente dell’ Alleanza Atlantica, e poi della NATO, della quale è stato cofondatore, ha messo a disposizione delle potenze alleate alcune basi militari, una delle quali è a Pozzuoli, vale a dire a pochi passi da Napoli, e della quale è comandante l’ammiraglio Michelle Howard, prima donna a dirigere una struttura militare di tale importanza.
E’ possibile che il sottomarino si fosse spostato nelle acque del porto per motivi di difesa della città, come talvolta fanno anche navi militari, che certamente non si spostano dalla base per fare shopping o passerella; ma De Magistris appena le vede va su tutte le furie.
Ora io dico: ma con tutti i problemi che ha la bella Napoli, tra traffico, parcheggiatori, camorra e delinquenza di altro genere, conti in dissesto, rifiuti … e che più ne ha più ne metta, il Sindaco, che sembra per lo più impotente non dico a risolverli, ma almeno a tamponarli, non trova niente di meglio da fare che occuparsi del passaggio o della momentanea sosta di qualche natante militare nel “suo” porto?