scritto da Nino Maiorino - 16 Agosto 2024 07:02

Friggitrice ad aria: costi e benefici

Proseguiamo sulla friggitrice ad aria la cui prima parte è stata pubblicata il giorno di ferragosto (https://www.ulisseonline.it/controluce/la-friggitrice-ad-aria/), per analizzarne tutti gli altri aspetti.

I costi – Il prezzo di acquisto di una friggitrice ad aria va da un minimo di 35,00 euro fino a oltre 130,00, dipende dalla casa costruttrice: quindi tendono a essere più costose se si tiene conto del prezzo di acquisto iniziale.

Tuttavia in una frittura tradizionale l’olio deve essere sostituito frequentemente per garantire una qualità ottimale del cibo, producendo ulteriori spese.

Al contrario, la friggitrice ad aria utilizza solo una minima quantità di olio, se non addirittura nessuna, riducendo significativamente questo costo.

Per quanto riguarda il consumo energetico:

Un fornello a gas medio può consumare da 1 a 2 metri cubi di gas all’ora, a seconda della potenza e del numero di fuochi accesi, per un costo orientativo che oscilla tra 0,35 euro e 0,70 euro a seconda di quanto sia alta la fiamma.

Per una friggitrice ad aria il fabbisogno energetico è stimato fra 1,4 e 1,6 kW/h, che mediamente verrebbe 0,70 centesimi per ogni ora di utilizzo.

Il forno elettrico ventilato consuma in media 0,9 kW/h, che si traducono in 0,42 centesimi all’ora.

Va aggiunto un ultimo fattore: la friggitrice ad aria funziona come un forno ventilato ma ha tempistiche diverse.

Confrontandola con la tradizionale friggitrice ad olio, quest’ultima ha tempi nettamente più brevi di quella ad aria, circa la metà.

Quindi se consideriamo i tempi di una frittura in friggitrice tradizionale ad olio rispetto a quella ad aria, il vantaggio iniziale si assottiglia.

Va detto anche che la friggitrice ad aria produce molto meno odore della frittura, quindi non sparge odori di fritto in cucina.

Parliamo della salute – La friggitrice ad aria offre alcuni vantaggi.

Anzitutto, utilizzando poco o nessun olio, i cibi preparati con questo metodo contengono meno grassi e calorie rispetto a quelli fritti in olio bollente; ciò può ridurre il contenuto di grassi di circa il 75-80% rispetto alla frittura tradizionale​​, e questo può contribuire a una dieta più equilibrata e a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

Anzitutto, utilizzando i cibi preparati con questo metodo contengono meno grassi e calorie rispetto a quelli fritti in olio bollente; ciò può ridurre il contenuto di grassi di circa il 75-80% rispetto alla frittura tradizionale​​, e questo può contribuire a una dieta più equilibrata e a una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.

Altri aspetti da considerare sono la formazione di sostanze cancerogene durante la frittura tradizionale, che in quella ad aria viene evitata: a tal proposito è bene sapere che la frittura tradizionale più sicura è quella fatta in olio extra-vergine di oliva, che pure produce sostanze pericolose, ma ad un grado di cottura notevolmente superiore che difficilmente viene raggiunto.

Studi preliminari suggeriscono che la friggitrice ad aria potrebbe conservare meglio alcune sostanze, come la vitamina C, rispetto alla frittura tradizionale.

La scelta, quindi non è facile, ma friggere con l’aria è certamente più salutare.

Quali cibi possono essere cotti ad aria – Matt Ayres, esperto di elettrodomestici presso RDO Kitchens & Appliances (è un grande distributore di elettrodomestici degli USA – ndr) , avverte che, nonostante la versatilità delle friggitrici ad aria, ci sono alcuni cibi che è meglio evitare di cucinare con questo metodo: non tutti i cibi sono adatti a questo elettrodomestico.

Ad esempio, a differenza della frittura tradizionale, la friggitrice ad aria non riesce a solidificare rapidamente la pastella, causando un pasticcio informe sul fondo del cassetto: ci ritroveremmo una poltiglia al posto del classico rivestimento croccante, quindi non solo non mangeremo nessun fiore di zucca fritto, ma avremo anche la scocciatura di ripulire drasticamente il tutto, perché ciò rende anche la pulizia molto fastidiosa.

Un altro cibo molto amato è nel mirino: si sconsiglia di preparare anche i popcorn nella friggitrice ad aria; qualche modello di friggitrice potrebbe non raggiungere le alte temperature necessarie per far scoppiare i popcorn in modo efficace, ha detto Ayres, con scoppiettii irregolari e potenziali ustioni.

Con le patatine fritte si può ottenere un risultato apprezzabile.

Purtroppo, i cibi che non conviene inserire in questo elettrodomestico non finiscono qui.

Le fritture di verdure a foglia verde leggere, come gli spinaci, possono essere problematiche; ciò è dovuto al fatto che la ventola della friggitrice può soffiare queste verdure in modo caotico, facendole bruciare rapidamente senza cuocerle in modo uniforme.

Ovviamente questo non riguarda tutte le verdure e Ayres consiglia a questo punto di optare per verdure più consistenti, come carote o patate o zucchini, che rispondono meglio alla cottura ad aria.

Tostare il pane può sembrare una buona idea, ma le briciole possono accumularsi sugli elementi riscaldanti e intorno alla ventola; questo renderà difficile la pulizia e causerà un odore di bruciato persistente.

Infine, gli amanti dei carboidrati potrebbero restare delusi, perché Ayres mette in guardia anche verso la cottura di riso e pasta nella friggitrice ad aria.

Il riso e la pasta richiedono acqua per cuocere correttamente, cosa che la friggitrice ad aria non può fornire.

Non sono cibi fatti per essere fritti in quel modo. Ma non tutto è perduto: per ottenere una crosta croccante su un piatto di pasta al forno, Ayres suggerisce di cuocere prima il riso e la pasta sul fornello e poi utilizzare la friggitrice ad aria per grigliare la parte superiore.

Considerando i vantaggi e gli svantaggi, ciascuno può decidere se acquistare questo nuovo “totem” o farne a meno.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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