Ci aspettano un autunno e un inverno imprevedibilmente complicati, certamente tristi, probabilmente dovremo modificare i nostri comportamenti, stringere, come suo, dirsi, la cinghia, tornare a quale antica abitudine.
Sui social media spesso compaiono le immagini dei vecchi bracieri, oppure degli scaldapiedi, non quelli moderni elettrici, ma quelli che si sistemavano sotto le coperte, come la borsa di acqua calda, oppure quelli di legno con all’interno uno scaldino riempito di carbonelle accese.
Non sappiamo esattamente cosa accadrà, ma il futuro è veramente incerto, sia per la penuria di energia, e conseguenti alti costi, sia per la guerra Russia Ucraina, quasi ai nostri confini, per la quale non si deve uno spiraglio di conclusione, anzi piuttosto di una recrudescenza, con il timore di un risvolto nucleare.
Per il momento, e per quello che tutti noi possiamo fare, resta solo il nostro impegno a ridurre il più possibile consumi energetici e relative spese.
A tal proposito tutti i responsabili del governo ancora in carica, e le attuali opposizioni che si accingono a sostituire il governo Draghi, raccomandano prudenza, moderazione, sobrietà, risparmio di energia.
Tutti battono il chiodo del risparmio energetico, il Ministro Cingolani non perde occasione per raccomandarlo, qualche giorno fa ha detto che un serio impegno individuale potrebbe portare a un risparmio di circa 800.milioni di euro da qui alla fine dell’anno; e proprio mentre scriviamo queste note, i media ci informano che il ministro ha firmato un decreto ad-hoc, anticipato nei giorni scorsi, immediatamente riportato dall’Agenzia Ansa.
Il 15 settembre scorso pubblicammo un articolo dal titolo “Cuocere la pasta a fuoco spento” (vedi link https://www.ulisseonline.it/controluce/cuocere-la-pasta-a-fuoco-spento/ ), nel quale davamo conto della validità scientifica di una abitudine che avevano le nostre nonne, verificata dal Prof. Giorgio Parisi, premio Nobel per la fisica anno 2021, Vicepresidente dell’Accademia dei Lincei.
Alla fine non potemmo non commentare, con malcelata delusione, che tale procedimento consente di risparmiare qualche euro all’anno, motivo per il quale il risparmio di spesa non vale l’impresa.
Più concretamente vediamo quali comportamenti virtuosi possono essere di maggiore aiuto per il risparmio di energia, e che, solo con un corretto utilizzo di frigorifero e televisore, si potrebbero risparmiare ogni anno 820 euro circa a famiglia; nei primi otto mesi del 2022 una famiglia tipo ha speso in media, per la sola bolletta elettrica, circa 776 euro; secondo una stima di Asso-utenti, senza interventi efficaci nel 2023 la bolletta annua potrebbe toccare i 2.214 euro.
Per far fronte ai rincari, dunque, è bene prendere atto di costi e consumi e, soprattutto, imparare a evitare gli sprechi; attraverso la riduzione dei consumi i, come spiega il presidente Asso-utenti Furio Truzzi, è possibile risparmiare circa 820 euro a famiglia.
Secondo una recente indagine fatta per Facile.it, al primo posto nei consumi elettrici figura il condizionatore il cui utilizzo può costare fino a 232 euro. Segue il frigorifero: un modello da 350 litri con freezer integrato, classe A, con più di due anni di vita, costa 142 euro l’anno. Il costo annuo di una lavatrice in classe A acquistata nel 2020 è pari a 91 euro. Considerando un utilizzo una volta ogni due giorni la lavastoviglie pesa in bolletta 88 euro mentre un forno da 70 litri 62 euro. Chiude la classifica la tv: ipotizzando un uso giornaliero di 4 ore, un Lcd da 40 pollici costa 35 euro l’anno.
I consumi elettrici delle abitazioni, rileva l’Enea, sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici, pertanto grazie alla loro sostituzione si può ottenere una forte riduzione dei consumi.
Sostituendo una lavatrice di 20 anni fa con una odierna classe A si ottiene un risparmio del 35%, e sostituendo un frigo si potrebbe arrivare fino al 40%.
Questi, ovviamente, sono suggerimenti che, a nostro avviso, si scontrano con la crisi economica diffusa, derivante originariamente dalla crisi pandemica e ora dai maggiori costi dei prodotti primari di largo consumo derivanti dalla guerra in Ucraina; motivo per il quale ipotizzare di spendere migliaia di euro per sostituire gli elettrodomestici potrebbe essere pura teoria.
Piuttosto è preferibile puntare sull’utilizzo intelligente degli elettrodomestici: lavatrice e lavastoviglie con funzionamento a pieno carico, accensione nelle ore serali a tariffa ridotta, utilizzo delle funzioni eco e simili, possono far risparmiare 56 kwh all’anno.
Un frigorifero sbrinato ha un’efficienza maggiore. Ma se il frigo è vicino al forno o in una stanza calda, consuma fino a un 10% in più. Il suggerimento dell’Enea è di posizionare meglio frigoriferi e congelatori.
Qualsiasi apparecchiatura elettronica in “stand-by” (lucina rossa accesa), assorbe da 1 a 4 Watt. Moltiplicando questo dato per 24 ore, e per un intero anno, il consumo inutile è stimato tra gli 8.760 Wh e i 35.040 Wh; uno spreco che aumenta in base al numero di dispositivi lasciati in “stand-by”. La soluzione è di riunire tutte le spine in una ciabatta con interruttore, in modo da poter spegnere tutti con un unico gesto.
La tecnologia Led permette un grande risparmio in quanto, a parità di potenza, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine. Sostituendo tutte le lampadine presenti in casa, sia quelle a incandescenza, sia quelle a risparmio di energia introdotte qualche decennio fa, con quelle a led, il risparmio energetico può essere anche di 32 kwh all’anno.
E veniamo ora al gas.
La spesa annuale di una famiglia per la bolletta del gas si aggira intorno ai 1.300-1.500 euro ed è determinata soprattutto dai costi del riscaldamento.
Scopriamo come risparmiare sulla bolletta del gas.
Esistono alcune efficaci strategie e piccoli accorgimenti da mettere in pratica quotidianamente per consumare meno gas e risparmiare sulla relativa bolletta; una accurata gestione degli impianti domestici ed un’adeguata manutenzione degli stessi sono azioni fondamentali per ridurne i consumi e risparmiare sulla bolletta, rispettando al tempo stesso l’ambiente.
Ecco alcuni utili consigli per migliorare la gestione.
Sia con un riscaldamento autonomo che centralizzato, possiamo scegliere di adottare soluzioni per risparmiare.
L’impianto solare termico, abbinato ad una caldaia a gas a condensazione, assicura un risparmio sulla bolletta del gas che può arrivare fino al 70%.
Una notevole riduzione dei consumi si può ottenere anche installando valvole termostatiche sui termosifoni, manopole che consentono di regolarne efficacemente la temperatura permettendo di utilizzare il riscaldamento solo quando e dove serve. Questi dispositivi, installati direttamente sui caloriferi permettono infatti di regolare la temperatura desiderata in una scala di valori che va da 0 (quando sono spenti) a 10, limitando le dispersioni di calore e favorendo il risparmio grazie ad una netta riduzione degli sprechi.
Quando l’ambiente raggiunge la temperatura desiderata la valvola si chiude e il termosifone smette di funzionare.
Nel momento in cui la temperatura dell’ambiente si abbassa la valvola termostatica si riapre ed il radiatore riprende a riscaldare.
Questa soluzione è particolarmente utile in caso non si disponga di riscaldamento autonomo, in quanto permette di regolare i caloriferi singolarmente all’interno di un sistema di gestione centralizzato e ridurre così i costi in bolletta pagando solo ciò che si consuma.
Oltre ad utilizzare le valvole termostatiche, è consigliabile installare dei fogli isolanti dietro i termosifoni per ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno, chiuderli nelle stanze poco utilizzate e favorire il passaggio dell’aria avendo cura di non poggiarvi nulla sopra di essi (ricordiamoci che l’aria calda sale).
La temperatura ideale all’interno dell’ambiente domestico si aggira tra i 18° e i 20° C, abbassandola di 1°C è possibile risparmiare fino al 6% sulla bolletta del gas.
Soprattutto in presenza di un impianto di riscaldamento autonomo è consigliabile spegnere i termosifoni durante la notte e preimpostare la temperatura degli impianti di riscaldamento per ridurre gli sprechi e tutelare al tempo stesso la nostra salute; questo si può ottenere anche con il montaggio di un “timer centralizzato” sulla caldaia, col quale programmare sia gli orari di accensione e spegnimento giornaliero, sia la temperatura dell’abitazione, in modo da arrestare automaticamente la caldaia quando la temperatura è stata raggiunta: questo consente un risparmio energetico pari al 20%.
Porte e finestre sono tra le principali cause delle dispersioni domestiche di calore che incidono sui consumi.
Cambiare gli infissi e utilizzare strumenti isolanti come tapparelle e persiane permette di ridurre notevolmente gli sprechi, assicurando il comfort domestico grazie al mantenimento di una temperatura ottimale al suo interno.
È possibile limitare la dispersione di calore anche applicando a porte e finestre delle strisce in gomma e sigillandone le fessure con il silicone.
Per risparmiare sulla bolletta del gas è consigliabile prestare attenzione anche all’uso dell’acqua, in particolare aprendo i rubinetti con un flusso moderato oppure tramite l’installazione di soffioni e regolatori di flusso, che assicurano una migliore gestione dei consumi ottimizzando il lavoro della caldaia.