Tutto quello che occorre sapere per un voto consapevole
Nei mesi scorsi l’Unione Europea ha deciso la data della consultazione comunitaria: si voterà dal 6 al 9 giugno 2024.
A gennaio 2024 il Consiglio dei ministri ha stabilito che, per le elezioni europee, in Italia si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno, dando il via libera anche all’accorpamento con il primo turno delle amministrative e con le regionali in Piemonte e Basilicata.
Con l’avvicinarsi delle elezioni europee appare più chiaro anche lo scacchiere dei candidati tra i leader politici: di sicuro sarà in campo Matteo Renzi; Giuseppe Conte e Matteo Salvini resteranno fuori; Giorgia Meloni ed Elly Schlein ancora non hanno preso una decisione.
In base ai sondaggi elettorali la “maggioranza Ursula”, che al momento governa a Bruxelles, sarebbe in netto calo, tutto a vantaggio della destra, degli indipendenti e degli euroscettici.
Di conseguenza il voto di giugno potrebbe ridisegnare gli equilibri comunitari.
Ecco, quindi, tutto quello che un elettore consapevole deve sapere sulle elezioni europee 2024: la data ufficiale del voto, la legge elettorale in vigore in Italia, come verrà determinata la composizione del prossimo Parlamento europeo e cosa dicono i sondaggi.
=Il Parlamento europeo – Alle elezioni europee 2024 i cittadini dell’Unione europea voteranno per eleggere in totale 705 europarlamentari con i seggi che sono ripartiti in base alla popolazione di ciascuno Stato membro: in precedenza ne erano 751 ma, dopo la Brexit, è arrivata l’inevitabile sforbiciata.
Ogni Stato membro può eleggere al massimo 96 europarlamentari e come minimo 6; l’Italia porterà a Bruxelles e Strasburgo 76 parlamentari: più di noi ne eleggeranno solo Germania (96) e Francia (79).
=La legge elettorale – Ogni paese membro eleggerà i suoi deputati attraverso una propria legge elettorale che, di conseguenza, non sarà uguale per tutti i Paesi membri.
In Italia la legge elettorale per le elezioni europee è un proporzionale puro: il paese viene diviso in cinque circoscrizioni (Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole), con una soglia di sbarramento per le liste fissata a livello nazionale al 4%.
Questi sono i seggi attribuiti a ciascuna circoscrizione in Italia.
- Italia nord-occidentale: 20
- Italia nord-orientale: 15
- Italia centrale: 15
- Italia meridionale: 18
- Italia insulare: 8
La legge elettorale prevede la possibilità di esprimere il voto di preferenza: ogni elettore può indicare fino a tre candidati della lista circoscrizionale votata.
=I candidati – Al momento tra i big c’è un solo candidato ufficiale alle elezioni europee 2024: Matteo Renzi, che ha annunciato la sua presenza tra le fila della lista “Il Centro” che, oltre a Italia Viva, potrebbe vedere la presenza anche di Clemente Mastella.
In campo, ma non con “Il Centro”, ci sarà il leader di “Sud Chiama Nord”, Cateno De Luca, insieme al Sindaco di Terni – e guida di “Alternativa Popolare” – Stefano Bandecchi che pure dovrebbe essere in campo.
Nel centrodestra invece si è tirata indietro Arianna Meloni, ma in campo ci potrebbe essere la sorella Giorgia Meloni. Si parla anche di un possibile ritorno di Roberto Formigoni.
Non si candideranno, invece, Giuseppe Conte e Matteo Salvini, ma la Lega potrebbe puntare forte sul generale Roberto Vannacci.
Nel Partito Democratico potrebbe esserci Nicola Zingaretti, con Elly Schlein ancora indecisa sul da farsi: molto potrebbe dipendere dalla scelta di Giorgia Meloni.
Per quanto riguarda il Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte non dovrebbe concedere speciali deroghe a chi già ha svolto due mandati in Italia o in Europa: tra i penta-stellati però uno dei nomi più caldi è quello di Pasquale Tridico, ex Presidente dell’INPS.
C’è grande movimento anche a sinistra, dove l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, potrebbe candidarsi con Avs – Alleanza Verdi a Sinistra, con il giornalista Michele Santoro che ha annunciato la propria lista pacifista “Pace, terra e dignità” da presentare alle europee: in lista ci potrebbero essere l’ex sindaco di Roma Ignazio Marino, il vignettista Vauro Senesi, e l’ex Sindaco di Riace Mimmo Lucano.
=I sondaggi – Sono diversi i sondaggi realizzati in vista delle elezioni europee 2024, sia in Italia sia negli altri 26 paesi membri.
Le previsioni sembra che diano per scontato uno spostamento a destra del Parlamento Europeo, e una “corporate governance” non più caratterizzata dal genere femminile, visto che quella uscente non ha brillato per i risultati conseguiti.
Nel prossimo quinquennio l’Unione Europea dovrà sciogliere non pochi nodi, ma prima di tutto riabilitarsi agli occhi del mondo per il ruolo che essa deve svolgere per essere competitiva, e non solo in senso economico, sullo scenario mondiale.
Il nuovo Parlamento e Governo dovranno fissare obiettivi importanti, uno dei quali dovrà essere il clima, seguito dalla difesa (non intesa come un esercito europeo bensì come un coordinamento a livello europeo degli eserciti dei singoli stati).
Ma a nostro parere l’obiettivo basilare da fissare dovrà essere la svolta epocale della trasformazione dell’UE da monetaria a politica; il collante dell’Unione non deve essere solo la moneta, ma la politica, cioè deve tendere ad una unione tipo quella degli USA (Stati Uniti d’America), correre verso gli USE (Stati Uniti Europei).
Il che starà a significare che l’attuale Unione si indirizzerà verso quella ipotizzata e auspicata dai padri fondatori, quelli del Manifesto di Ventotene, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, e il gruppo che portò avanti il progetto successivo, gli italiani Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi, i francesi Jean Monnet e Robert Schuman, il tedesco Konrad Adenauer, il lussemburghese Joseph Beck e il belga Paul Henri Spaak.
I sondaggi danno in testa i partiti populisti, come quelli che governano l’Italia: lo conferma l’ANSA in un comunicato del 22 febbraio, nel quale si legge che una coalizione europea tra la destre sullo stampo di quella italiana è sempre più vicina a ottenere la maggioranza dei seggi al Parlamento europeo. Questo lo rivela un sondaggio pubblicato il 21 febbraio dall’Ecfr, “European Council on Foreign Relations” in vista delle prossime elezioni europee.
Stando al sondaggio il prossimo Parlamento europeo potrebbe essere così composto:
- PPE – Partito Popolare europeo – 173 parlamentari,
- Socialisti – 131 parlamentari,
- Gruppo ID (Lega AfD e Le Pen) – 98,
- Liberali di Renew Europe – 86,
- ECR di Meloni – 85,
- Verdi – 61,
- Sinistre – 44.
Sebbene la maggioranza all’Eurocamera potrebbe restare nelle mani dei tre partiti che compongono oggi la maggioranza Ursula (Ppe, S&d e Renew), i partiti populisti e antieuropei sono in testa ai sondaggi in nove Stati membri dell’Ue, tra cui Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Slovacchia.
Otterrebbero il secondo o il terzo posto in altri nove Paesi, tra cui Bulgaria, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia, come spiega l’Ecfr.
In Italia, stando al sondaggio, il Ppe, rappresentato da Fi, dovrebbe ottenere 8 seggi, i socialisti del Pd 14, la Lega nel gruppo ID 8, il Terzo Polo 6, gli eurodeputati meloniani 27, i Verdi nessun seggio, mentre 13 eurodeputati del Movimento 5 stelle potrebbero andare nel gruppo dei non iscritti.
Ovviamente queste sono solo previsioni; ad inizio giugno sapremo la verità.